IL PROGETTO
La prevenzione oncologica è una questione di cultura
L’iniziativa promossa da Regione Lombardia e Lilt Varese arriverà in musei, aziende e strutture sanitarie del Varesotto

È Mogol il primo ospite del progetto “La Cultura del vivere bene, la Cultura per vivere bene” promosso da Regione Lombardia e da Lilt Varese. L’iniziativa è stata presentata questa mattina, venerdì 21 marzo, dall’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso, e dal presidente di Lilt Varese, Ivanoe Pellerin, al museo Maga di Gallarate che giovedì 27 marzo ospiterà proprio l’evento inaugurale. «La cultura cura – ha dichiarato l’assessore Caruso –. Questo messaggio è il punto di partenza di un viaggio che abbiamo deciso di intraprendere insieme a Lilt Varese».
L’INIZIATIVA
Portare la prevenzione fuori dagli ambulatori e farla vivere attraverso l’arte e la cultura. È questa la sfida di “La Cultura del vivere bene, la Cultura per vivere bene“, che prevede sei appuntamenti che si svolgeranno in musei, aziende e strutture sanitarie della provincia per parlare di prevenzione oncologica in un modo nuovo e accessibile a tutti. Dopo il Maga, il progetto farà tappa il 28 maggio all’azienda Reti di Busto Arsizio, a giugno nella sede di Yamamay a Gallarate, a settembre nella Rsa Molina di Varese, a ottobre all’istituto La Provvidenza di Busto Arsizio e si concluderà a novembre all’azienda Elmec di Brunello. «Trent’anni fa – ha affermato Mogol – mi sono chiesto se, attraverso una cultura che consente di conoscere tutto quello che ci può fare del male ma anche ciò che ci può aiutare a non ammalarci, fosse possibile prevenire le malattie. E, così, ho cominciato a leggere molti libri sull’argomento, pubblicati in ogni parte del mondo. Oggi, pur essendo vicino ai novant’anni, godo di ottima salute per questo ho deciso di scrivere questo libro, “La Rinascita“, sulla prevenzione primaria chiedendo, ovviamente, aiuto ai grandi medici che ho avuto la fortuna di conoscere».
LA CULTURA CURA
L’iniziativa, come sottolineato dall’assessore regionale, si distingue per il suo approccio innovativo: medici, specialisti, artisti, scrittori e giornalisti si alterneranno sul palco per affrontare il tema della prevenzione oncologica da prospettive diverse. «L’idea è nata da un mio incontro con Mogol – ha detto Caruso –, che da anni lavora concretamente su questo connubio tra salute, cultura e medicina. La lettura del suo libro mi ha fatto comprendere quanto sia ancora necessario parlare di cultura e medicina». Un pensiero condiviso anche dal presidente di Pellerin che identifica l’educazione e la formazione alla cultura della lotta contro il cancro, prevenzione, diagnosi precoce e assistenza alla persona ammalata considerata in termini olistici, gli elementi fondamentali delle attività che porta avanti la sezione varesina. «L’occasione che ci è stata offerta di realizzare questo evento è assolutamente in armonia con le intenzioni che animano il nostro operato – evidenzia Pellerin –. Vorrei confermare che la Lilt Varese ha da sempre a cuore la buona salute dei cittadini del territorio di questa regione e, proprio per questo, credo che sia quanto mai attuale, importante e prioritaria la diffusione di questa cultura attraverso la sinergia con gli organi istituzionali».
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