L’ITINERARIO
Lago Baranca, uno specchio da favola

Cosa ci fa il rudere di una villa a quasi 1.800 metri di quota, con vista su uno dei laghetti alpini più belli del Piemonte? Basterebbe solo questo per prendere e raggiungere il Lago Baranca, situato a metà strada tra la Valsesia e la Valle Anzasca (quella di Macugnaga). Anche perché, per arrivare lassù, entrambi gli itinerari principali sono semplici e alla portata di tutti.
IL PERCORSO VALSESIANO
Quello dal lato valsesiano si prende da Fobello (873 metri), seguendo la strada carrozzabile di fondovalle e passando per le frazioni di Boco, Catognetto, La Piana, Santa Maria, fino all’Alpe La Gazza, dov’è possibile arrivare ancora in auto. Seguendo il corso del torrente Mastallone si incontrano poi le alpi Catolino, con la doppia cascata dei Pissoni, particolarmente ricca in questo periodo di scioglimento della neve. Poco più in alto si attraversa il torrente Mastallone su un ponte di cemento e la mulattiera si fa più ripida, attraversando una faggeta e raggiungendo l’Alpe Baranca (1.566 m), formata da alcune baite ristrutturate, ed è punto tappa dell’Alta Via dei Walser. Qui, all’interno di un grosso macigno si trova una cappelletta costruita dal gruppo Alpini di Fobello sul luogo di una preesistente costruzione distrutta da una valanga. L’ultimo tratto dell’itinerario, con alcuni tornanti, si porta in alto nei pressi della cascata formata dalle acque che escono dal Lago di Baranca, a 1.775 m, sorgente del torrente Mastallone. Si guada lo sbocco, ci si porta sulla sponda sinistra e si raggiunge in breve, la meta finale, ovvero il colle di Baranca.
IL PERCORSO DELLA VALLE ANZASCA
Dall’altro versante, ovvero da una laterale della Valle Anzasca, si deve raggiungere in auto la località Bocchetto (1.030 m) e, da lì, proseguire a piedi, prima su strada asfaltata e poi sterrata, nei pressi di alcune caratteristiche baite, restringendosi sino a divenire un sentiero. Si sale nel bosco e, dopo alcuni tornanti, si giunge al pianoro dell’Alpe Piè di Baranca. Si attraversa il ponte e si tiene la sinistra, salendo a zig zag sino all’Alpe la Rusa, da dove il sentiero prosegue nel bosco. Si sale ancora sino a un punto panoramico, verso l’Alpe Oreto per poi giungere al Colle Baranca, con la sua caratteristica cappella votiva, situata a pochi minuti dal lago Baranca, luogo ideale per una sosta. Volendo è possibile scendere al rifugio Majerna (rif. Boffalora; 1635 m), valicando il colle d’Egua (45 minuti dal colle Baranca), e, successivamente, a Carcoforo, compiendo una spettacolare traversata.
IL PERCORSO DALLE ALPI
Dal Lago Baranca è invece possibile anche rientrare passando dall’Alpe Ancium e quindi passando dalle Alpi Curtet e Cangelli. È però consigliabile informarsi sullo stato dei sentieri, almeno per quanto riguarda queste ultime varianti meno frequentate. L’altro gioiellino presente nei pressi dell’anfiteatro del Lago e di Colle Baranca è Villa Aprilia o Villa Lancia. Si tratta del rudere di una storica villa appartenuta a Vincenzo Lancia e ancora oggi di proprietà della famiglia.
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