L’ITINERARIO
Lago d’Orta, un paesaggio da cartolina
Acqua, montagne e il Sacro Monte patrimonio Unesco

Una perla tra il Verbano e Novara, una terra di cultura e di bellezza, una meta turistica da non perdere. Il Lago d’Orta non offre solo scorci paesaggistici unici, ma è anche luogo di storia, di arte, di architettura. Persino di letteratura. Lungo le sue coste, l’incanto prende forma in una miriade di emozioni e suggestioni. Soprattutto per gli amanti delle passeggiate e della mountain bike, tantissimi sono i percorsi che è possibile effettuare per conoscere da vicino le sue spettacolari attrattive.
La gemma più preziosa del lago prealpino è sicuramente Orta San Giulio. Il centro di questo affascinante borgo, bandiera arancione del Touring Club Italiano, ha già tutte le caratteristiche per rendere magico un pomeriggio. Gli stretti vicoli a grossi ciottoli discendono fino alla riva, dove è posta una passerella da cui poter osservare, poco distante, l’Isola di San Giorgio che sorge sulle acque del lago. E dopo aver passato il cortile di Casa Bossi, sede del Comune, e l’elegante piazza Motta, incontriamo il Broletto, detto anche Palazzo della Comunità di Riviera, edificio rinascimentale un tempo deputato alle riunioni del consiglio cittadino. Il piccolo campanile a lato, ancora funzionante, serviva appunto a convocare queste giunte comunali ante litteram. La particolarità della costruzione non è solo l’impianto architettonico, composto da un porticato e da un piano superiore, ma anche il ciclo di affreschi che ne decora gli esterni. A quel punto, il visitatore non può rinunciare alla scalata del Sacro Monte di Orta. Una salita in selciato accompagna inizialmente alla chiesa dell’Assunta, dalla sgargiante facciata gialla, e al cimitero di San Quirico. Il monumentale ingresso ad arco al Sacro Monte, patrimonio Unesco, dista pochi metri: il complesso, immerso in tredici ettari di verde, consta di venti cappelle e un santuario completamente affrescati. Il loro interno è arricchito anche da una serie di statue in terracotta a grandezza naturale che illustrano la biografia di San Francesco d’Assisi. Inoltre, tra le chiesette trovano spazio una fontana purificatoria datata al 1666, destinazione prediletta dei pellegrinaggi, e un giardino dedicato alla coltivazione delle erbe officinali. Nei suoi quarantacinque minuti circa di durata, il percorso infonde spiritualità e avvicina alla meditazione, complice l’armonia tra peculiarità artistiche e ambiente boschivo. Manca solo una cosa prima che la giornata possa dirsi conclusa: una visita all’Isola di San Giulio. Bastano pochi minuti di battello per avere l’occasione di ammirare il monastero Mater Ecclesiae, abbazia benedettina femminile di clausura, e l’iconica Basilica di San Giulio, risalente al IV secolo e ricostruita tra il IX e l’XI.
Ma il Verbano propone molti altri percorsi alternativi, tutti alla scoperta del Lago d’Orta. Restando a San Giulio, a duecento metri in salita dal lungolago, la Strada della Prisciola sale verso la frazione di Legro, nota per i dipinti a fresco del centro storico. Alla fine del paese, i boschi di Vacciago conducono fino a Corconio tramite una strada panoramica sterrata, con vista sul lago, sul Monte Rosa e sulla Torre di Buccione. Il tutto entro un’ora e mezza di cammino. Un altro sentiero panoramico è quello del Monte Cerano, a più di millesettecento metri d’altitudine e facilmente raggiungibile da Omegna, all’estremità nord del Lago d’Orta. Su quello stesso percorso si incrocia la chiesetta dell’Alpe Quaggione. Alla cima di questo monte si giunge da Omegna dopo tre ore di camminata e uno sforzo fisico non indifferente: la salita è consigliata solo agli escursionisti più allenati. Più a sud, la chiesa di San Gottardo a Borca è il punto di partenza di un itinerario di sette chilometri all’insegna della natura. Il sentiero avanza per un bosco di castagni e roveri fino a Crabbia, dove dopo un breve tratto in asfalto si apre una pineta. Giunti al cimitero di Agrano, un piccolo ponte riconduce nel bosco. Dieci minuti e si è di ritorno a Borca. Spingendosi sulla sponda novarese, il Quadrifoglio di Ameno suggerisce altri quattro differenti cammini montuosi.
Pochi minuti
di battello
e si raggiunge l’Isola di San Giulio
xxx
xxx
xxx
xxx
Il meraviglioso Sacro Monte è patrimonio Unesco
363
xxx
xxx
xxx
Il paese è bandiera arancione
del Touring Club
© Riproduzione Riservata