MILANO
Landini, 'sul caro energia governo non tocca i profitti'
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(ANSA) - MILANO, 25 FEB - "A partire dallo scoppio della
guerra c'è stato il fenomeno dell'aumento dei profitti delle
imprese che danno o gestiscono l'energia senza precedenti. E i
governi non sono stati capaci di andare a prendere un euro in
più su questi profitti, anche per poter abbassare le tariffe.
Questo tema va affrontato" ha dichiarato Maurizio Landini,
segretario della Cgil, a margine dell'assemblea sui referendum
che si è svolta a Milano.
"È un problema molto serio, perché il costo dell'energia nel
nostro Paese è il più alto che c'è in Europa. Noi da tempo
diciamo che bisogna fare alcune cose molto precise. Il primo è
disaccoppiare il costo dell'energia elettrica che oggi è il gas
che lo determina, portando che anche l'energia che si produce
con le fonti rinnovabili, anziché costare meno, costa uguale a
quella del gas. Poi c'è il problema di un organismo unico che
sia in grado di garantire anche tariffe più accessibili per
tutti, oltre ad aiutare i più fragili. A oggi non c'è stata
questa volontà" ha aggiunto il segretario della Cgil.
"Nel nostro Paese c'è un referendum che si è già pronunciato
sul nucleare, ma soprattutto penso che anche nell'ipotesi che
esista davvero un nucleare pulito, quando? Gli esperti dicono
che servono 15/20 anni e noi come ci arriviamo?" ha dichiarato
ancora Landini. "Quello che va fatto è rafforzare gli
investimenti sulle fonti rinnovabili che invece sono possibili.
Ci sono un sacco di progetti presentati che non vengono fatti".
(ANSA).
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