LA TRAGEDIA
Preghiere per Veronica, vicinanza alla famiglia
La giovane mamma morta dopo il parto ricordata durante la messa a Malgesso. Le parole del parroco, l’aiuto del Comune
Malgesso è scossa. Sconvolta dal dispiacere. La morte di Veronica Pignata, avvenuta dopo aver partorito il secondo figlio, ha lasciato un segno profondo. Un dolore insopportabile. «Questa tragedia ha ferito tanto!»: le parole del parroco don Fabrizio Borsani, al termine della messa celebrata ieri, lunedì 8 dicembre, nella chiesa parrocchiale di San Michele, danno la dimensione della partecipazione comunitaria del paese al dolore della famiglia di Veronica, deceduta nella notte tra venerdì e sabato scorsi nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Cittiglio, poche ore dopo aver partorito il secondo figlio. «Durante la preghiera dei fedeli ho invitato a pregare per la giovane donna e per la sua famiglia così duramente colpita - spiega il sacerdote - E la risposta è stata un silenzio che manifestava una commozione profonda, una forte partecipazione».
La solidarietà del municipio
Anche da parte dell’amministrazione municipale, soprattutto da parte del sindaco Giuseppe Iocca, oltre al dolore si esprime una piena solidarietà: «Come Comune siamo pronti a manifestare la massima disponibilità - afferma il primo cittadino - anche attraverso la figura dell’assistente sociale. Quando il bambino verrà registrato in municipio (finora non è stato possibile, considerati i giorni festivi, ndr), verrà erogato il bonus bebè, che ammonta a 800 euro, in base a una delibera che viene applicata per ogni nascita. Ma soprattutto saremo a disposizione per ogni necessità e difficoltà». E queste saranno parecchie: un papà, Giorgio Cizzico, si trova ora da solo a crescere due bambini (il neonato ha infatti un fratello) che non vedranno più la loro mamma. Veronica ha fatto in tempo ad allattare il nuovo arrivato, che sta bene. Poi quel tormento del perché sia avvenuto questo decesso. Sono infatti in corso le indagini su questa morte al momento inspiegabile.
Un decesso senza un perché
Il bambino è venuto alla luce con un parto cesareo non programmato. Tutto è sembrato procedere per il meglio, tanto che il marito è stato invitato ad andare a riposare, sostituito, nell’assistenza alla moglie, dalla cognata Jessica. Nel frattempo, giunto a casa, tramite una videochiamata, ha salutato la moglie che è apparsa sorridente e tranquilla. Nessuno poteva immaginare che quello fosse il loro ultimo incontro. Poi la grave crisi respiratoria, l’arresto cardiaco, gli estremi tentativi di medici, ostetriche e infermiere di salvare la giovane. Ma tutto è stato inutile.
«Non ci sono parole»
La famiglia Cizzico ha subito presentato denuncia ai carabinieri di Laveno Mombello per capire se sia stato fatto tutto il possibile per salvare la donna. E l’indagine ha già mosso i primi passi. La famiglia è distrutta dal dolore. E sui social sono a migliaia i messaggi di cordoglio e i ricordi affettuosi di “Vero”.
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