AEROPORTO
Malpensa, Ryanair: «Via la tassa d’imbarco»
Appello del vettore irlandese alla premier Meloni e al governatore Fontana. «Costa fino a 8 euro a passeggero»
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L’amministratore delegato di Ryanair, Eddie Wilson, rilancia il modello già adottato da Friuli-Venezia Giulia, Calabria e Abruzzo. Ovvero: «Per una nuova, ulteriore crescita di aerei, voli e posti di lavoro a Malpensa, il governo Meloni e la giunta lombarda Fontana hanno una sola cosa da fare: abolire l’addizionale comunale sui diritti di imbarco».
Peraltro, nell’ultima legge di bilancio - come ha fatto notare Wilson questa mattina, mercoledì 22 gennaio, nel corso della conferenza stampa svoltasi a Milano per la presentazione delle previsioni per la prossima stagione estiva - l’addizionale è stata aumentata di 0,5 euro per passeggero e questo porta i passeggeri a pagare fino a 8 euro nei principali aeroporti.
Secondo Ryanar, «questa provvedimento pone in svantaggio competitivo l’Italia».
Le previsioni per l’estate di Malpensa? «Per quel che ci riguarda, sarà un’estate importante, ma non una di crescita, perché la tassa addizionale comunale sta soffocando ogni proposito di crescita. Qualora l’addizionale fosse abolita promettiamo un piano concreto si sviluppo in tutta Italia, a cominciare dai due aeroporti milanesi di Orio e Malpensa, che per noi rappresentano un terzo del totale dei passeggeri trasporti in Italia».
Il vettore irlandese nel Paese trasporta 65 milioni di passeggeri e supporta tra occupazione diretta e indotto più di 50mila posti di lavoro. Per la cronaca, in Lombardia, nelle due basi di Malpensa e Orio al Serio, quest’estate saranno operativi «30 aeromobili basati per 156 rotte».
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