L’INDAGINE
Mattonate ai carabinieri, caccia agli aggressori
L’episodio nella notte. L’allarme è partito dai residenti del centro

Mattoni contro i carabinieri. Sono ricercati alcuni maghrebini scappati dopo averli lanciati sui militari che erano stati allertati dai residenti. Sembrava un giallo il misterioso intervento delle forze dell’ordine nella notte tra venerdì e ieri in centro a Samarate: c’era chi parlava di un uomo con il fucile. In realtà si è trattato di un’aggressione. Sono in corso, quindi, gli accertamenti anche legati alla presenza degli stranieri.
I soccorsi
I fatti. Prima vigili del fuoco, ambulanze e carabinieri chiamati per un intervento a causa di rumori molesti. Poi il filmato dei soccorsi arrivati in fretta e furia, in particolare i vigili del fuoco con un’autopompa e un’ambulanza: video realizzato dai residenti e poi diffuso sui social. Gli stessi samaratesi hanno faticato a comprendere cosa stesse accadendo. Forse c’era un uomo con un fucile. Almeno così pareva. Anche perché tutti erano stati allarmati da un rumore molto forte che sembrava uno sparo.
Il giallo
Insomma, di primo acchito un giallo rispetto a rumori, soccorsi e intervento delle forze dell’ordine. La ricostruzione dei fatti racconta una storia diversa. Innanzitutto, niente spari e nessun uomo con il fucile. Comunque, sono in corso ancora accertamenti e ricerche: alcuni stranieri hanno lanciato mattoni contro i carabinieri per poi scappare.
I rumori
Stando alla ricostruzione, nel cuore della notte, si è reso necessario un intervento perché i residenti erano infastiditi da rumori parecchio molesti in un edificio. Di qui l’idea che ci fossero armi. I carabinieri sono stati vittime, per quanto fortunatamente non siano stati centrati dai mattoni. Gli aggressori hanno fatto perdere le loro tracce. Ora sono in corso le indagini e non trapelano dettagli se non quelli legati alla sommaria ricostruzione dei fatti che hanno portato al lancio dei mattoni.
I social
Vigili del fuoco, ambulanza e carabinieri sul posto. Ripresi dai residenti con lo smartphone in realtà non si comprendeva cosa fosse accaduto. Da qui il tam tam per il paese, tante persone allarmate. Sarà da vedere quale sarà lo sviluppo. Di certo i residenti hanno dato l’allarme attaccandosi al telefono alla luce della presenza degli stranieri molesti. E di fatto avevano ragione perché non solo si sono rivelati molesti confermando così la necessità di intervenire, il livello di aggressività è salito tanto da rivoltarsi contro i carabinieri. Di certo non si trattava di una festa o persone che stavano trascorrendo del tempo insieme per divertimento. L’ipotesi è che si trattasse di clandestini, poi cosa stessero facendo al momento non è noto. Così come non è chiaro se occupassero una casa, a quale titolo. Di certo ci sono stati i rumori che hanno allertato i residenti, poi le riprese e gli accertamenti da parte dei carabinieri che sono al lavoro. Le indagini sono partite e ci vorrà tempo.
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