LE VIE DEL RAGGIRO
«Metta tutto in freezer». Rubati soldi e gioielli
Anziana truffata da falsi tecnici comunali. Le hanno fatto credere di dover verificare una fuga di gas
«Attenzione! Sono stati segnalati falsi addetti comunali che chiedono sopralluoghi per presunti problemi idrici. Non aprite a nessuno! In caso di dubbi, chiamate subito il 112 o la polizia locale. Sono truffatori! Diffondete questo messaggio». L’avviso è arrivato via WhatsApp, sul gruppo del Comune (che conta oltre 1.500 iscritti, quasi la metà della popolazione), una comunicazione più che mai attuale poiché proprio venerdì mattina un’altra anziana è caduta nella trappola dei malviventi.
In questo caso, per la precisione, i due uomini che hanno bussato alla porta di un’ultraottantenne si sono presentati con un falso tesserino del municipio. E hanno raccontato alla donna di dover effettuare una verifica su una fuga di gas. In un primo tempo la pensionata è apparsa diffidente e quindi ha esitato a farli entrare. Per rassicurarla, uno dei due avrebbe finto di chiamare in ufficio parlando del problema da risolvere; a quel punto la signora si è convinta ad aprire.
Una volta nell’appartamento, la coppia di truffatori ha attuato un piano già andato in scena troppe volte nelle case dei nonnini presi di mira dai malviventi: prima l’invito a mettere al sicuro gioielli e denaro, chiudendoli nel freezer per preservarli da eventuali esalazioni; poi, mentre uno distrae la vittima, l’altro svuota il congelatore. Infine la fuga.
Quando l’anziana ha capito di essere stata derubata, ormai, era troppo tardi. La donna ha chiamato subito il 112, ma quando i carabinieri della Stazione di Gavirate sono arrivati sul posto, dei truffatori non c’era più traccia. Con loro erano sparite alcune centinaia di euro e l’oro che la donna aveva messo “al fresco”, per un bottino totale ancora da quantificare con esattezza ma che si aggirerebbe sui duemila euro.
La “truffa del finto tecnico del Comune” fa parte dell’elenco dei casi ricorrenti di raggiri illustrati nel vademecum redatto dalla Prefettura di Varese, con il supporto delle forze dell’ordine e della polizia postale, e diffuso nei luoghi frequentati dalla terza e dalla quarta età. In alcune occasioni i delinquenti carpiscono la fiducia degli anziani segnalando inesistenti contaminazioni dell’acqua e per rendere più credibile la loro tesi spruzzano spray urticante che rende l’aria irrespirabile.
Piccole variazioni sul tema, ma il risultato è purtroppo sempre lo stesso. Nonostante le campagne di prevenzione organizzate dalle istituzioni e gli incontri pubblici in centri anziani e parrocchie. «Abbiamo promosso molte iniziative , ma con poca affluenza», sottolinea il sindaco Giuseppe Iocca. «Forse si pensa sempre che non possa mai toccare a noi. Inoltre, spesso le vittime si vergognano a denunciare di essere cadute nel tranello. Ma è fondamentale telefonare immediatamente alle forze dell’ordine in caso di dubbi o di persone sospette».
Consigli che non sempre i pensionati seguono, forse perché irretiti da criminali che fanno della parlantina e della capacità di mandare in confusione l’interlocutore una delle loro armi migliori.
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