DA PROVARE
Mulsum, l'aperitivo dei romani

Per provare l’ebrezza di assaggiare un vino aromatizzato e al contempo rievocare le prelibatezze che si mangiavano nell’Antica Roma, il “mulsum” può fare al caso nostro. Precursore del più elaborato ippocrasso, questa bevanda era servita durante la “gustatio”, cioè il momento iniziale del banchetto quando venivano assaporati piccoli piatti appetitosi e ricercati come ortaggi accompagnati da salse acri e piccanti, salsicce, ostriche e ricci di mare, polpette di pesce e uova sode. Insomma, l’antico antipasto che apriva la cena vera e propria.
GLI INGREDIENTI
Sono diverse le ricette che sono giunte fino a noi, ma ecco una delle più semplici. Per preparare il “mulsum” bastano pochi ingredienti: serve una bottiglia di vino secco da 750 millilitri - rosso o bianco a propria scelta, tre cucchiai di miele di buona qualità e un cucchiaino di pepe macinato al momento così che possa sprigionare tutto il suo aroma. Prima di procedere è bene procurarsi un recipiente alto e una frusta.
LA PREPARAZIONE
A questo punto si versa metà del vino nel contenitore. Poi si versa il miele, il restante vino e il pepe. Per avere un buon risultato si deve mescolare il liquido con la frusta in modo tale che il miele si sciolga completamente e non ne resti sul fondo. Una volta finito si travasa tutto in una bottiglia e si mette a riposare per qualche ora in frigo. Se lo si lascia più tempo il miele, che è uno zuccherò, innescherà la reazione chimica che farà aumentare la gradazione alcolica. Dai testi che ci sono arrivati nell’Antica Roma si lasciava riposare anche per due o tre settimane, ma visto che è sempre bene non esagerare prepararlo la sera prima potrebbe bastare.
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