L’INIZIATIVA
Natale in carcere: il pranzo, la messa, la speranza
Concretizzata a Busto l’idea della cooperativa La Valle di Ezechiele. Pasto offerto da un ristorante olgiatese, la pallavolista Lualdi cameriera d’eccezione. Messa col prefetto

La tovaglia rossa, i volti sorridenti. Il messaggio di speranza. L’antivigilia di Natale ha visto il salone ‘meeting’ della Casa Circondariale di Busto Arsizio ospitare il pranzo di Natale. Nato da un’idea de La Valle di Ezechiele, cooperativa e associazione fondata da don David Maria Riboldi, cappellano del carcere, il pranzo è stato offerto da Marco Della Rossa e Riccardo Ferioli, titolari del ristorante olgiatese ‘Rosso food and more’.
IL MENU’, LO CHEF E SILLA
Hanno preparato un vero e proprio pranzo natalizio: antipasti, primo, secondo e panettone per 100 persone, scelte tra quanti non hanno al momento un’occupazione lavorativa interna; per 100 operatori in servizio (al posto della mensa ordinaria); inoltre il secondo ha integrato il normale ‘carrello’ del vitto per gli altri 330 attualmente ristretti presso il penitenziario bustocco. Chef d’eccellenza Simone Sambito che, glissando su carne di maiale e alimenti divisivi, ha allestito qualcosa di mai visto in via per cassano. Tra i meriti dei ristoratori de L’Idea Village una squadra che viaggia coesa su un servizio così anomalo. Una squadra che annovera al suo interno una persona che, dopo 5 anni di galera, hanno assunto, trasformando da qualche mese il contratto a tempo indeterminato. Silla Sulaiman è rientrato in carcere come lavoratore del ristorante e ha potuto dire a tutti «C’è speranza, dopo il carcere. Si può rinascere».
LA CAPITANA
Il direttore dell’Istituto, Maria Pitaniello, è intervenuta per ringraziare gli organizzatori dell’evento e i ristoratori, che l’hanno offerto. Ha invitato a vivere la giornata nella pace, aprendo a possibilità di altre giornate ‘di socialità’, ossia a celle aperte, nel tempo delle festività. Ha ringraziato con vigore la polizia penitenziaria, gli educatori e don David per l’impegno profuso a trasformare l’idea in realtà. Ha espresso sensi di stima per tutti i volontari presenti, anche quelli dell’Associazione di Gallarate, da lei coinvolti per ‘animare’ la festa nelle sezioni.
Accolta al grido di ‘Abbiamo un capitano, solo un capitanO’, Giuditta Lualdi, capitano della Uyba volley di Busto Arsizio, assoldata tra le fila de La Valle di Ezechiele a servire ai tavoli. «Vi auguro di tornare nel mondo il prima possibile e non temete: fuori ci sono tante persone pronte a riaccogliervi e a scommettere su una vita nuova con voi. Come hanno fatto Marco e Riccardo (titolari del ‘Rosso’) con Silla».
Anna Bonanomi, presidente de La Valle di Ezechiele, che ha da poco lasciato il lavoro in banca per dedicarsi a tempo pieno alla cooperativa, ha rivolto gli auguri con una speranza: «Magari un domani ci sarà un posto di lavoro in cooperativa anche per te, che sei qui a pranzo oggi, per uscire e avviare una vita nuova». Ha poi eletto, insieme alle altre volontarie E. come uomo ‘Outfit natalizio top’ per l’abbinata maglione-calze natalizie perfette. Foto di rito e via.
LA MESSA CON MONSIGNOR RAIMONDI
Il giorno di Natale ha visto poi la presenza di monignor Luca Raimondi, venuto a celebrare la messa alle 8.30 del mattino. Da sempre legato al carcere cittadino, vi veniva, da giovane prete dell’Oratorio San Filippo Neri, per fare scuola di italiano. Il penitenziario bustocco di via per cassano aveva aperto i battenti relativamente da poco e aveva ancora la sezione per i collaboratori di giustizia, dove Monsignore incontrò Brusca e altri personaggi che hanno fatto la storia criminale d’Italia. ‘Don Luca’, per gli amici, è intervenuto un mese fa in carcere per una catechesi sul Giubileo della speranza con un gruppo di persone radunate nella cappella dell’Istituto. Ha vestito un paramento con il logo del Giubileo, quale richiamo a essere portatori di speranza ovunque: anche e soprattutto nelle sezioni dei penitenziari di tutt’Italia, come nel cuore di Papa Francesco, che ha aperto la seconda Porta Santa nel carcere di Rebibbia.
L’ARRIVO DEL PREFETTO
Alla messa di Natale nella Circondariale di Busto Arsizio si è aggiunto il prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello. Negli auguri ha fatto presente l'impegno profuso per avvicinare il mondo delle imprese e del commercio al mondo carcere, culminato nella firma di uno specifico protocollo a Villa Recalcati, Varese. Presenti ad animare la messa i volontari de La Valle di Ezechiele. A fare gli onori di casa il commissario Giuseppe Di Girolamo.
© Riproduzione Riservata