COMMERCIO
Negozi di vicinato, Collini: «Patrimonio da difendere»
Il presidente di Uniascom Varese unico rappresentante al convegno nazionale

Il commercio di vicinato come “baluardo” del tessuto sociale: è quindi importante tutelarlo. Ne è convinto Rudy Collini, che il 13 maggio ha partecipato all’incontro di esponenti del retail e di grandi brand all’Auditorium Leonardo Da Vinci di Milano. L’appuntamento è avvenuto in vista del convegno nazionale “Shopping Center 2025”, organizzato da Retail Institute, associazione che dal 1995 rappresenta in Italia l’intera filiera del settore retail.
Una platea di altissimo livello ha accolto interventi di aziende come EssilorLuxottica, SEA Aeroporti Milano, L’Erbolario, Löwengrube e alcuni dei principali operatori del settore dei centri commerciali, da Scalo Milano Outlet & More a Vicolungo The Style Outlet e Svicom Agency. Tra i relatori anche Emna Neifar e Francesco Ragghianti, rispettivamente director e partner di Deloitte, padroni di casa della giornata insieme al team del Retail Institute.
Il portavoce del commercio di vicinato tra i big del retail è stato Collini, appunto, presidente di Uniascom provincia di Varese, che intervistato da Stefania Lorusso ha dichiarato: «I centri storici sono il cuore pulsante delle nostre comunità. Difenderli significa proteggere la nostra identità e costruire città più sicure e inclusive».
Nelle sue risposte Collini ha messo a confronto l’esperienza di acquisto nei centri storici con quella nei centri commerciali: «Autenticità da una parte, efficienza dall’altra: entrambi i modelli rispondono a esigenze differenti del consumatore contemporaneo - ha aggiunto -. Occorre trasformare i centri urbani in luoghi da vivere, non solo da visitare, puntando su eventi culturali, marketing urbano e percorsi esperienziali che rafforzino il legame con il territorio».
Da qui il suo invito rivolto ai tanti brand nazionali presenti in sala nel riconoscere il loro ruolo sociale all’interno delle comunità in cui operano, costruendo una collaborazione più stretta con le Confcommercio territoriali, a sostegno della crescita, della vitalità e della coesione dei centri storici.
CONVIVENZA TRA CENTRI STORICI E CENTRI COMMERCIALI
Alla domanda su come centri storici e centri commerciali possano dialogare, Collini ha risposto: «Per anni abbiamo assistito a un insediamento commerciale spesso sbilanciato e fuori controllo, che ha determinato un’eccessiva offerta rispetto alla domanda, generando il rischio di “cattedrali nel deserto” e congestionando le arterie viabilistiche delle città. Oggi è necessario aprire un tavolo strategico di confronto per provare a costruire un ecosistema commerciale più equilibrato, resiliente e sostenibile».
Collini ha infine presentato una delle leve oggi a disposizione del sistema Confcommercio: la piattaforma Analytics, sviluppata in collaborazione con WindTre e Accenture. «Con Analytics possiamo analizzare in tempo reale, nel totale rispetto della privacy, chi frequenta i nostri centri urbani - rivela -: età, genere, provenienza, capacità di spesa, abitudini orarie e categoria (residenti, visitatori-turisti, lavoratori). A breve, arriveremo anche a definire il valore commerciale reale di ogni via, così da orientare al meglio investimenti e politiche di locazione».
DISTRETTI DEL COMMERCIO
I Distretti del Commercio sono uno strumento fondamentale per il futuro delle città: è stato centrale nell’intervento di Collini il loro riconoscimento del ruolo strategico, nati proprio per rafforzare la sinergia tra pubblico e privato e promuovere la vitalità dei centri urbani. «A quindici anni dalla loro nascita - ha sottolineato - possiamo affermare che i Distretti del Commercio funzionano e rappresentano uno strumento fondamentale per lo sviluppo territoriale. Dobbiamo lavorare per renderli sempre più efficienti, estendendo e integrando il modello nelle regioni italiane dove oggi non sono ancora presenti. Il futuro delle nostre città passa da qui».
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