NESTING
Il piacere di stare in casa

In Finlandia la chiamano Kalsarïkannit, negli Stati Uniti Nesting, ed è un vero e proprio stile di vita che si sta lentamente diffondendo anche qui, complice il difficile momento che stiamo attraversando e le nuove regole che impongono di stare a casa e di rinunciare il più possibile ad una vita sociale, almeno per il momento.
Questa tendenza privilegia proprio lo stare in casa la sera e nel weekend per dedicarsi alle cose che piacciono di più e rigorosamente in pigiama o vestaglia. Potremmo quasi definirla un’arte del far nulla, in realtà non è proprio così perché a casa si possono fare molte cose, ci si può dedicare a sé stessi o alla famiglia, ai propri hobby, al fai da te e persino allo sport e alla meditazione.
Per poter vivere bene in casa occorre però creare un nido bello e confortevole, ecco quindi che vengono privilegiati materiali naturali come legno, marmo e pietra, piacevoli al tatto, morbidi e caldi. Via libera ai divani in velluto dalle forme morbide, poltrone in soffice panno e coperte e plaid in lana e cachemire e per sé stessi pigiami comodi e chic e pantofole, magari con le iniziali ricamate in puro stile inglese.
L’Osservatorio sulla Casa (l’indagine condotta da Habitante e promossa da Leroy Merlin) ha effettuato una ricerca sugli stili abitativi degli italiani e si è riscontrato che i più giovani di età compresa tra i 25-34 anni, in particolare ben il 46% dei ragazzi tende ad uscire meno la sera e il 51% preferisce invitare gli amici a casa.
La casa diventa il principale punto di attrazione nello stile di vita degli italiani e rappresenta l’ambiente perfetto per rilassarsi dopo una giornata di lavoro in puro stile Nesting. Più della metà degli italiani (53%) ha infatti effettuato lavori di ristrutturazione proprio per necessità dovute ad un cambiamento dello stile di vita (famiglie allargate, coppie separate, single che ospitano sposati, coppie omosessuali e divorziati soli) o per migliorarne l’aspetto rendendola più moderna e dotata di ogni comfort.
Le nuove esigenze, però, non sono solo legate all’ambito strettamente affettivo ma anche al maggiore dinamismo professionale: lo smart working cresce e, rispetto al 2018, aumenta lo spazio domestico dedicato al lavoro (che coinvolge oltre 6 milioni di abitazioni).
Molte più ore passate tra le mura domestiche significa quindi investire nel migliorare il proprio ambiente di vita per renderlo sempre più personalizzato, piacevole e confortevole.
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