SANITÀ
«No al privato in ospedale»: opposizioni all’attacco
Bocciatura compatta della proposta di cliniche convenzionate o private al Sant’Antonio abate. Pignataro (Pd): «È un’offesa alla città»
«Uno scenario inquietante». Il capogruppo del Partito Democratico, Giovanni Pignataro non usa mezzi termini per descrivere l’idea prospettata da Alessio Imbriglio (Fratelli D’Italia) che prevede l’ingresso di cliniche convenzionate o private negli spazi occupati dal Sant’Antonio abate. Una proposta, inserita in una lettera più ampia («L’ospedale unico Busto-Gallarate non sarà su Marte») che non è passata inosservata al centrosinistra. Per il capogruppo del Pd pensare che l’area oggi occupata dall’ospedale possa essere trasformata in una clinica privata rappresenta «un’offesa alla città». E, «a pensar male, forse ora si capisce perché eliminano o depotenziano i servizi territoriali».
«La lettera è un fatto politico estremamente grave e rilevante, serve una presa di posizione netta e chiara da parte di tutte le forze di maggioranza - chiosa Pignataro -. Quello che viene paventato in questa lettera è un vero imbroglio perché la salute e la sanità pubblica sono un diritto». Critiche anche le altre forze d’opposizione in Consiglio comunale.
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