AL MANZONI
«Oh mia bela Madunina», rimbocchiamoci le maniche
La rinascita post Covid di Milano a teatro con Manera e Milan

Milano come simbolo di una ripartenza. Anche a teatro. Questa l’idea, nata nel periodo più forte del covid, che ha dato il “la” a Oh mia bela Madunina, lo spettacolo che Leonardo Manera e Alessandro Milan portano al teatro Manzoni di Milano in tre serate diverse. La prima è fissata per domenica 14 novembre, le altre seguiranno il 19 dicembre e il 13 marzo. E ogni volta, accanto a questa coppia artistica formata dal cabarettista reso celebre da Zelig ma anche apprezzato attore teatrale e cinematografico e dal giornalista e conduttore radiofonico e televisivo autore anche di diversi libri, ci saranno il duo di musicisti Duperdu, composto da Marta Marangoni e Fabio Wolf, la critica d’arte Giulia Zanusi e ospiti che cambieranno a ciascuna replica. Quelli di domenica 14 novembre sono l’attore comico e scrittore milanese Germano Lanzoni e il velista milanese specializzato in navigazioni solitarie Giovanni Soldini. Per le altre due repliche, i nomi sono ancora tutti da scoprire. Ma sempre dando vita a un racconto di Milano tra ospiti, musica e cabaret. E non solo. «Nel momento più forte del covid, pensando che quando si sarebbe riaperto ci sarebbe stato bisogno di dare un significato alla ripartenza proprio a Milano, che è capoluogo della Lombardia, regione più colpita, abbiamo pensato a questo spettacolo – spiega Leonardo Manera -. Il senso è quello di far rivivere la nostra città e di farle un piccolo omaggio; sia Alessandro Milan siamo affezionati a Milano e ci è sembrato bello raccontarla attraverso ospiti significativi per la città, chiedendoci di volta in volta quali possano essere personaggi che hanno qualcosa di significativo da raccontare, partendo dalla loro esperienza e dalle loro idee». La coppia Manera/Milan sul palco nasce nel 2014: il primo stava già lavorando a Platone, il format sull’informazione e ascoltava la rassegna stampa del secondo su Radio24. «Mi piaceva la sua ironia – ricorda Manera -: gli ho scritto una mail e Alessandro mi ha risposto. Da lì iniziammo dal vivo prima a Zelig e poi a teatro con lo spettacolo Platone. E poi io ho cominciato in radio con lui». E da allora è stato un crescendo. In Oh mia bela Madunina «il cuore della serata – prosegue Manera – sarà l’intervista che con Alessandro faremo agli ospiti. Partendo da lì ci saranno momenti comici che io svilupperò anche improvvisando sulla base di quello che viene detto, intervallando con le canzoni dei Duperdu, due musicisti specializzati in musiche e canzoni milanesi, legate a quello che stiamo raccontando. E la critica d’arte racconterà invece ogni volta veri luoghi d’arte di Milano, a cui io farò da contraltare raccontando luoghi non particolarmente significativi. Tipo la zona di piazza Udine, che è dove abito io». Un’unione di divertimento, comicità, musica, ironia, arte, cabaret, aneddoti e ricordi che si fondono a dare vita a serate inconsuete, condivise con il pubblico anche grazie a queste interviste “sui generis” che permetteranno di conoscere meglio anche gli ospiti senza rinunciare a qualche risata. Per raccontare Milano con affetto, in modo diverso, attraverso una storia, un’esperienza, un punto di vista, rendendole omaggio dopo un periodo difficile, facendone riscoprire il fascino segreto e talvolta nascosto. Per ricominciare a vivere e a vivere la città e per ricominciare a farla vivere. E ripartire, pur senza dimenticare ciò che si è passato e che ancora c’è, ma lasciando spazio anche a un sorriso. E a nuovi ricordi da portare nel cuore.
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