TURISMO
Alle pendici del Pan di Zucchero ticinese

Vicinissima al Varesotto da cui la separa solo uno specchio d’acqua. Lugano è conosciuta come cittadina dello shopping, degli affari, dell’arte e della cultura, ma nasconde anche un’anima green che la rende una destinazione ideale per chi ricerca tutto questo. Il delizioso lungolago sul Ceresio abbraccia le sue viuzze (via Nassa, la più famosa) del centro storico pedonale su cui si affacciano negozia alla moda, palazzi storici e caffè ai cui tavolini ci si può prendere una pausa e guardarsi intorno. Grazie al suo clima mite Lugano è il regno dei parchi, il Ciani fra tutti, ma anche quello di Villa Heleneum a Castagnola dalla ricca vegetazione mediterranea, e dei giardini in cui troneggiano alberi monumentali, tropicali e magnolie, e fioriscono piante colorate tra cui trionfano le varie specie di camelie. Destinazione perfetta per una passeggiata domenicale alla ricerca del relax, ma la cittadina ticinese è circondata da montagne che vale la pena di esplorare con scarponcini da trekking e zaino in spalla. Raggiungendo la città da sud e dal confine di Gaggiolo, la prima montagna che si incontra è il Monte San Salvatore. È il simbolo di Lugano ed è anche chiamato il Pan di Zucchero ticinese vista la somiglianza con il più famoso monte di Rio de Janeiro in Brasile. La sua vetta è raggiungibile comodamente approfittando della funicolare, che si trova a 500 metri dall’uscita dell’autostrada in direzione Lugano, e che in 12 minuti da Lugano-Paradiso porta in vetta. Lo spettacolo che si presenta agli occhi del visitatore è mozzafiato: una vista a 360 gradi dal Lago Ceresio fino alla Pianuta Padana, dalle Alpi svizzere alle savoiarde. Da qui partono diversi sentieri tra cui il percorso naturalistico adatto a tutti sul crinale della vetta, e la via ferrata sulla parete rocciosa di nord-ovest e un dislivello di 150 metri che la rendono impegnativa. Un sentiero che vi consigliamo, inizialmente ripido in discesa ma che poi prosegue senza troppi dislivelli, porta attraverso boschi di castagni alla bellissima Morcote. La prima tappa del percorso è Carona, il paese degli artisti, in cui vale la pena visitare il giardino botanico del parco San Grato. Scendendo ancora si può ammirare in un bosco di faggi e castagni il santuario della Madonna d’Ongero e poi ancora l’Alpe Vicania dove pascolano i cavalli in libertà e ci si può rifocillare in uno dei tradizionali grotti che offrono le specialità ticinesi. L’arrivo è il paese di Morcote pittoresca località sulle rive del lago. E proprio dal suo imbarcadero si può fare ritorno a Lugano in battello.
L’altra cima più vicina al centro città è il Monte Brè (925 metri) definita la montagna più soleggiata della Svizzera. Anche in questo caso una funicolare dal 1908 porta in vetta i visitatori in due le tappe e poco meno di 10 minuti di viaggio ci si trova immersi nella natura. Una volta in cima si può scegliere se godere del panorama sul lago da una delle terrazze dei ristoranti oppure fare quattro passi per le vie del paesino di Brè caratterizzato da uno stile tradizionale ticinese unito all’arte moderna. Il suo centro storico infatti ospita opere di arte moderna di ventidue artisti noti a livello nazionale e internazionale tra cui Aligi Sassu e Gianfredo Camesi. Per chi volesse da Brè può proseguire lungo un sentiero ad anello nel bosco. Non fatevi spaventare dal primo tratto un po’ ripido, il tracciato sarà poi facile e dolce. La prima tappa è a metà percorso all’Alpe Bolla un rifugio ai piedi dell’omonimo monte dove si può sostare, prendere un po’ di sole e acquistare dei formaggi locali dopo aver ammirato gli animali al pascolo. Una volta ripreso il cammino si arriva al paesino di Curreggia e da qui si prende il sentiero per rientrare a Brè.
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