NON SOLO TURISMO
Bornholm, isola da girare in bici
È danese ma si trova nel Baltico

C’è un’isola, in mezzo al Baltico, dove il clima è più mite, crescono i fichi, i gelsi e la vite tra vecchie case a graticcio colorate. Bornholm oggi è danese, ma si trova molto più vicina alla Svezia a nord e alla Polonia e alla Germania a sud. L’isola è perfetta da girare in bicicletta: bastano quattro o cinque giorni per visitare con calma magnifiche scogliere, le rovine del castello medievale più grande del Baltico, fari, spiagge bianchissime, chiesette e vecchie miniere di carbone. Ma oltre alla natura generosa, Bornholm è famosa anche per le incredibili vicissitudini che ha passato durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale. Occupata dai nazisti fin dal 1940 come fortezza naturale nel Baltico per difendere la Germania, fu fortificata da questi e poi pesantemente bombardata dai sovietici il 7 e 8 maggio 1945, quando le truppe naziste rifiutarono di arrendersi a ordini provenienti da forze non occidentali. L’isola rimase in un limbo politico per undici mesi: i sovietici continuavano ad occuparla, e la Danimarca aveva paura a reclamarla con decisione. La questione si risolse con un ritiro spontaneo delle truppe sovietiche, nell’aprile 1946, e il patto di non dislocarvi mai truppe straniere. Ma la sua posizione così orientale, però, le avrebbe riservato altre sorprese. Mentre il 5 marzo 1953 Stalin moriva nella sua dacia, un pilota polacco, Franciszek Jarecki, fuggiva dal blocco orientale atterrando a Bornholm a bordo di un MiG-15. In un’operazione rischiosissima, con pochi minuti di volo portò per primo uno dei migliori aerei militari sovietici in Occidente. L’aereo fu ispezionato e restituito alle forze aeree polacche, ma Jarecki finì a collaborare con gli Stati Uniti, dove vinse un premio di 50.000$.
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