TRA LE MONTAGNE
Cuvignone offre il panorama più bello del Varesotto

Un luogo mitico soprattutto per il ciclismo fin dagli anni Venti quando qui, Alfredo Binda da Cittiglio costruiva la sua gamba per dominare le gare.
E anche oggi gli appassionati delle due ruote ci passano spesso perché si tratta di una salita molto allenante, lunga e divertente dove, oltretutto passano pochissimi veicoli. Oppure molti salgono quassù per ammirare le acrobazie a tutta velocità dei bolidi impegnati nel Rally dei Laghi.
Ma il Passo del Cuvignone ospita anche il panorama più bello e allo stesso tempo poco conosciuto del Varesotto. Si è a cavallo tra la Valcuvia e le valli del Luinese e, una volta scollinati venendo da San’Antonio o Arcumeggia, per raggiungere questo splendido balcone si deve prendere in direzione del Monte Nudo.
La mulattiera sterrata parte a sinistra, cento metri dopo il passo e conduce in circa trenta minuti lievemente in salita al Monte Crocetta. Insomma: è raggiungibilissimo da tutti: bambini e anziani.
Giunti alla vetta e proseguendo sulla sua breve cresta, si apre un panorama incredibile. Si resta a picco sul borgo di Vararo, ma il meglio arriva allungando lo sguardo al Lago Maggiore. Le Alpi, ora timidamente innevate nonostante si sia in pieno inverno, formano un anfiteatro, dove spicca il Golfo Borromeo con le sue celebri Isole, mentre la Penisola di Pallanza spunta dalle montagne varesine come un’imbarcazione che sta compiendo la traversata tra le due sponde del Verbano. Invece è tutto così dolcemente immobile e, allo stesso tempo, vivo.
Per chi volesse allungare la sgambata, sempre partendo dal Passo del Cuvignone, può invece compiere un anello di circa quattro ore. Stavolta, dalla sella dove si deve lasciare l’auto, si entra nel bosco in direzione dei Pizzoni di Laveno (dalla parte opposta del versante rispetto al Monte Crocetta), per raggiungere un altro posto ideale per chi ama vivere qualche momento dentro a un poster. Arrivarci è abbastanza semplice: dopo un breve tratto di salita iniziale, si resta su una lunga cresta dove, attraverso qualche saliscendi con modesto dislivello, in un’ora e mezza si raggiunge la croce dei Pizzoni. Da qui la vista è straordinaria sul Lago Maggiore e si è ancora maggiormente a picco sull’area di Verbania e delle Isole Borromee ed è praticamente d’obbligo fermarsi per scattare foto a raffica e godersi il meglio del creato che, recentemente, ha incantato anche Alberto Angela nel suo Meraviglie, in prima serata su RaiUno.
Continuando la camminata e prestando particolare attenzione, inizia la discesa ripida verso Vararo, dove si supera il borgo e si comincia a risalire verso il Monte Crocetta, fra boschi e prati, per poi tornare al Passo del Cuvignone. Chi avesse ancora una buona gamba può arrivare anche al Monte Nudo, dove poter ammirare, invece, uno scorcio sulla parte settentrionale del Lago Maggiore, specialmente verso la zona di Luino.
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