L’ITINERARIO
Il sentiero dei fossili

Oggi si può ammirare uno splendido panorama sul Lago Ceresio, con vista su Lugano, Porto Ceresio e fino alle insenature di Lavena Ponte Tresa. E, al massimo, si può incontrare qualche cinghiale. Nella preistoria, invece, qui c’erano il mare, la laguna e i dinosauri. Pazzesco, ma vero. Per immergersi nel fascino di un mondo perduto risalente a più di 200 milioni di anni fa, basta percorrere il sentiero geo-paleontologico del Monte San Giorgio, tornando indietro nel tempo e passeggiando all’interno di uno dei più importanti giacimenti di fossili al mondo.
Il sentiero didattico circolare è lungo 13,5 chilometri e non presenta particolari difficoltà tecniche lungo i 630 metri di dislivello ben spalmati sul tragitto, che ripercorre la complessa storia geo-paleontologica del sito Unesco del Monte San Giorgio. Il punto di partenza è il borgo di Meride che, grazie a una sapiente attenzione al paesaggio, rappresenta uno splendido esempio di paesino prealpino ben conservato e ordinato. Da qui, tra prati e boschi, in sequenza si attraversano le frazioni di Fontana, Spinirolo e Crocefisso per poi giungere in zona Serpiano.
Passando tra splendidi faggi, si costeggia quindi la strada che porta alla funivia che da Brusino Arsizio arriva alla stazione di Serpiano e poi si procede leggermente in salita verso un antico alpeggio circondato da castagni secolari: l’Alpe di Brusino, dove poter sostare in uno storico grotto aperto nella bella stagione. Il cammino riprende poi verso Gaggio, Pozzo e poi si prosegue scendendo fino ad Albertina, in località Riva San Vitale per poi concludere l’itinerario nuovamente a Meride.
Lungo il cammino, una serie di tavole esplicative illustrerà nel dettaglio la storia di questo luogo straordinario. Per fruire al meglio dell’itinerario si consiglia di scaricare la app Swisstopo oppure una cartina e poi bisogna portare con sé l’equipaggiamento base per il trekking: scarponcini, acqua, cibo, abbigliamento a cipolla, occhiali da sole e, ovviamente, la macchina fotografica.
Il sentiero geo-paleontologico si percorre con calma in circa 4 ore e 30 minuti ed è raggiungibile in modo più impegnativo partendo da Cà del Monte, sopra Porto Ceresio. Per la salita in quota c’è anche la possibilità di usare la funivia Brusino Arsizio - Serpiano. Un’altra variante può prevedere l’ascesa alla cima del Monte San Giorgio, raggiungibile da quattro salite diverse per ciascun lato della montagna. Il percorso più semplice è quello che parte da Meride, mentre gli altri tre tragitti (da Serpiano, Alpe Brusino o Pozzo) si equivalgono. In cima al San Giorgio ci si troverà a strapiombo sul ponte di Melide e su Lugano, con davanti il Monte Generoso, Morcote e, come scenario di contorno, l’arco delle Alpi svizzere.
Oggi qui si cammina tra castagni, faggi e robinie. Ma milioni di anni fa, i dinosauri vivevano tra le spiagge tropicali e le foreste lussureggianti che ricoprivano l’attuale Lombardia occidentale. Nel corso dell’epoca contemporanea, le scoperte legate ai fossili riguardanti questo luogo hanno permesso al Monte San Giorgio di entrare nell’elenco dei siti Patrimoni dell’umanità dell’Unesco dal 2003 (lato svizzero) e 2010 (lato italiano): questa montagna, infatti, viene identificata come la miglior testimonianza della storia geo-paleontologica in ambiente marino risalente a circa 240 milioni di anni fa che, attraverso le migliaia di fossili rinvenuti negli ultimi due secoli, ha permesso di studiare nel dettaglio l’evoluzione di molti gruppi di organismi marini. La sequenza fossilifera del Monte San Giorgio è così stata riconosciuta come la migliore al mondo, in particolare per lo studio dei vertebrati marini del Triassico Medio che, a quel tempo, vivevano in una laguna tropicale profonda qualche decina di metri, ad anticipare il mare aperto quando, invece, oggi per raggiungere il Mediterraneo servono poco meno di tre ore d’auto.
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