
La stagnazione nella costruzione di case non ha tenuto il passo con la domanda e la crescita della popolazione e ciò ha contribuito ad una crescente crisi degli alloggi. Queste riflessioni sono state fatte dal fondatore della società americana ICON, la prima che nel 2018 ha ottenuto il primo permesso per costruire una casa stampata in 3D. Questa tecnologia è stata messa a disposizione di una organizzazione no profit, Mobile Loaves & Fishes, MLF, che si occupa dei senzatetto.
Sono state quindi progettate e realizzate case di circa 38 metri quadri, stampate in 3D con la stampante Vulcan II di ICON, che dispongono di una camera da letto, un bagno, una cucina completa, un soggiorno ed un ampio portico.
Tutte si trovano al Community First, Villaggio ad Austin in Texas che si occupa proprio di questi senzatetto. Quando la Fase II sarà completata e sarà a pieno regime, si stima che nel villaggio vivranno circa 480 ex senzatetto, che rappresentano circa il 40% della popolazione dei senzatetto di Austin.
«ICON nel suo cuore è l’innovazione per un futuro migliore - ha affermato Jason Ballard, co-fondatore e CEO di ICON - Dobbiamo correre dei rischi se vogliamo un mondo migliore per noi stessi, e il team di Mobile Loaves & Fishes condivide una visione simile nei loro sforzi per responsabilizzare la comunità che li circonda in uno stile di vita al servizio dei senzatetto. Abbiamo bisogno di un ripensamento radicale nel modo in cui affrontiamo la risoluzione di problemi fastidiosi nella nostra società come i senzatetto. In fin dei conti, tutto ruota intorno alle persone e alla dignità degli esseri umani».
Il desiderio è che un domani tutti possano avere, anche con poche risorse disponibili, un tetto sulla testa ed una casa dignitosa in cui vivere, realizzata in poco tempo, senza alcuno spreco di risorse nel pieno spirito della sostenibilità ambientale ed etica.
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