MILANO
Un tuffo nel blues con Irene
La Grandi in concerto a Blue Note

Molti la ricordano come una voce grintosa e addirittura rockeggiante rispetto agli standard pop del mercato discografico. È quindi un’Irene Grandi insolita quella che calcherà le scene del Blue Note di Milano la sera di sabato prossimo, 16 ottobre. IO in Blues è infatti il titolo scelto per il concerto: una scaletta di successi italiani e internazionali che spaziano dagli anni Sessanta ai Novanta, tutti di vocazione blues, conditi da alcuni brani tratti dal repertorio di Grandi e riarrangiati secondo le stesse sonorità.
La cantautrice fiorentina, alla soglia del trentesimo anniversario dall’inizio della carriera solista, ha spiegato che la decisione di intraprendere la strada della rivisitazione blues è stata presa dopo una fase in cui l’ispirazione era irrimediabilmente mancata. Il motivo della crisi è stata l’emergenza pandemica: nei mesi di distanza, di incertezza, di paura che hanno caratterizzato gli ultimi due anni, tanta era la frustrazione e poca la voglia di comporre. La soluzione era riscoprire le proprie origini e affidarsi al loro rassicurante sostegno. E per Irene la musica delle radici è il blues, genere a cui è stata sempre affezionata e che dice essere il terreno su cui ha plasmato e affinato la propria voce e le proprie modalità interpretative. La sua reazione a questo periodo nero è stata appunto questa: cercare di dipingerlo di un altro colore. Il blu del blues.
È così che è incominciata l’avventura della tournée IO in Blues, la quale dalla fine dello scorso giugno ha visto Grandi esibirsi in diverse rassegne musicali nazionali. All’inizio di ottobre, durante la data conclusiva a Faenza, le è stato persino assegnato il premio “Radio Rai Live” al MEI 2021, conferito al tour più esclusivo e personale dell’estate musicale italiana per volere del Meeting delle Etichette Indipendenti, con il patrocinio della Radiotelevisione statale. L’imminente performance del Blue Note sarà quindi una continuazione di questo applaudito ciclo di concerti e vedrà a supporto di Grandi la stessa affidabile formazione degli ultimi mesi. Alla chitarra ci sarà infatti l’arrangiatore e polistrumentista Saverio Lanza, al basso Piero Spitilli, abile sia nello strumento acustico sia in quello elettrico, e alla batteria Fabrizio Morganti, session man impegnato anche con Arisa e Andrea Bocelli. Ospite d’onore all’organo Hammond sarà invece Pippo Guarnera, che nel proprio curriculum lungo cinque decenni annovera diverse partecipazioni al celebre Montreux Jazz Festival e incisioni con Eugenio Finardi, Luciano Ligabue, Gianna Nannini, Stadio e Gianluca Grignani.
La fama di Irene Grandi l’ha preceduta anche nello storico locale del Blue Note meneghino. Non è un caso che tutte e due le sessioni di concerto della prima e seconda serata di sabato sono ormai da giorni finite sold out. Ma se la verve della cantante ha sicuramente mantenuto l’appeal degli anni Novanta, un altro aspetto è forse quello che ha garantito un tale ritrovato favore: il fatto che IO in Blues sia anche un segnale di speranza, un modo per cercare un nuovo inizio attraverso una musica materna e accogliente, dopo tanta apprensione e dolore.
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