IN MONTAGNA
La magia dell’Alpe Devero
Non solo passeggiate

Una volta nella vita bisogna andarci. Il problema è che, poi, si torna. Spesso. Sempre più spesso. Se con l’Alpe Devero è amore a prima vista, il sentimento dura, cresce e diventa eterno. Quel luogo si ama e basta. E, soprattutto, si viene ricompensati in ogni istante: quando sbuca un laghetto in cima alla salita, oppure quando dall’alto si ammira lo specchio d’acqua di Codelago danzare fra boschi e cime oppure quando si sbuca a Crampiolo e sembra di vivere a metà fra una cartolina e una fiaba. Lassù, sul “corno” settentrionale del Piemonte, a due passi dalla provincia di Varese, ogni stagione regala un’emozione diversa. Ma sicuramente l’inizio di novembre rappresenta il momento ideale per chi vuole visitare questo paradiso naturale al suo meglio. A dominare, infatti, è l’arancione e il giallo dei larici che si stanno preparando all’inverno e compiono uno splendido gioco di colori coi laghi e laghetti che si susseguono lungo questo grande alpeggio, mentre le cime iniziano a tingersi di bianco, con la neve che, giorno dopo giorno, scende di quota. E pazienza se, nel fine settimana, questa località sopra Baceno, in provincia di Verbania, viene presa d’assalto dai turisti. Un salto a Crampiolo, al Lago delle Streghe, al Lago Nero o sul Grande Est, merita sempre. Per chi ha la fortuna di abitare in provincia di Varese e ama la montagna il “pellegrinaggio” annuale al Devero è quasi un obbligo devozionale. Ma l’Alpe è accessibile anche a chi non cammina molto, coi suoi percorsi dolci, accessibili a tutti e ben segnalati. Eccone tre, provati da noi, partendo dal più semplice al più complicato.
LAGO DELLE STREGHE E CRAMPIOLO Questo giro permette un comodissimo tour di tutta la piana “bassa”. Si prende subito a sinistra verso l’Alpe Buscagna ma, arrivati sotto il versante montuoso, si gira a destra verso Aisone e, da qui, una salitella permette di raggiungere il Lago delle Streghe, uno dei luoghi più instragrammati del Nord Italia. In ogni momento della giornata, le sue acque regalano riflessi unici. E anche per questo, quando lo scorso inverno una valanga piombò nel piccolo bacino, si temette il peggio. Invece, grazie a un lavoro ben fatto, tutto è tornato a posto come prima. Dal laghetto si raggiunge Crampiolo in un respiro e da qui si può decidere se tornare chiudere l’anello (totale 2.15 ore) oppure raddoppiare il tempo della passeggiata compiendo il giro del Codelago o Lago Devero. Se si ha ancora fiato, invece, si può raggiungere anche il Lago Pianboglio.
GRANDE EST Si tratta della passeggiata del Devero più conosciuta dagli escursionisti: bella e lunga (20 chilometri, 7 ore), permette di vedere i migliori panorami di questa riserva naturale. Stavolta dalla partenza si prende la destra, salendo verso il Lago Sangiatto. Dopo il primo dislivello, che permette di raggiungere i 2000 metri, inizia il Grande Est, un altopiano situato sul versante orientale dell’Alpe. Da qui, arrivando a sfiorare i 2300 metri si sale e si scende lungo gli alpeggi della Valle, la Satta, il Forno. La vista si perde fra laghetti e corsi d’acqua con sullo sfondo, gli specchi d’acqua maggiori e le vette che creano una sorta di anfiteatro naturale. La discesa costeggia il Lago Pianboglio e il Codelago per poi giungere a Crampiolo per il meritato riposo. Attenzione: in questo periodo alcuni tratti posizionati a nord potrebbero ospitare qualche centimetro di neve ghiacciata.
PASSO DELLA ROSSA È un sentiero indicato solo per escursionisti esperti e ideale in estate, mentre in questo periodo è da valutare in base all’eventuale presenza di neve e ghiaccio e alle proprie capacità. Da Rifugio Castiglioni si sale verso il Passo della Rossa su un sentiero che non dà tregua e, attraverso una scaletta di 10 metri in verticale e un tratto attrezzato, arriva a quasi 2500 metri. Qui si cammina in un paesaggio lunare, composto da rocce, micro laghetti e cime sfumate di rosso. Un falsopiano conduce al Passo di Crampiolo, da dove inizia la lunga e complicata discesa lungo la pietraia infinita della Valdeserta che sbocca a Codelago per poi chiudere l’anello in circa 6 ore e mezza.
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