CULTO INTRAMONTABILE
Radio, quel suono che viene dal passato
Chi pensa che sia in via d’estinzione si sbaglia di grosso

Per chi pensa che la radio sia in via di estinzione, considerata un mezzo ormai lontano dalla moderna tecnologia si sbaglia di grosso. Ed è per questo che ogni 13 febbraio si festeggia il World Radio Day, una giornata celebrativa proclamata dall’Unesco per riflettere sulla sua importanza come mezzo di intrattenimento e informazione. La scelta di questo giorno è dovuto al fatto che in quella data c’è stata la prima trasmissione della radio delle Nazioni Unite. Oltre ad essere un mezzo per ascoltare notizie, musica, distrarsi, informarsi e divertirsi la radio negli anni è diventata anche oggetto di culto da collezionare infatti sono moltissimi i designer che nel corso degli anni si sono cimentati nel progetto di una radio, grande o piccola che sia, fissa e di grandi dimensioni quale oggetto di arredo o portatile. Ci sono poi dei modelli diventati un vero culto per il mondo intero, esposti nei musei più importanti al mondo. Il Radioricevitore 547, ideato da Livio e Pier Giacomo Castiglioni insieme a Luigi Caccia Dominioni, per esempio, ma anche quello realizzato da Mario Bellini che ha progettato il Totem RR130, senza dimenticare forse il modello più conosciuto ovvero radio.cubo disegnata da Marco Zanuso e Richard Sapper nel 1964, un oggetto senza tempo, che arreda le case di migliaia di persone passando di generazione in generazione e diventando oggetti autonomi destinati a mantenere inalterata per decenni la propria funzione ma soprattutto il fascino e lo stile. Si dice che David Bowie possedeva un radiofonografo rr126 e una radio.cubo ts502 e li usava ogni giorno per ascoltare la sua musica. L’11 novembre 2016 Sotheby’s ha venduto i 2 prodotti per un importo record di: 257.000 sterline per il radiofonografo e 30.000 sterline per la radio cubo. Con gli anni questo modello ha ampliato la gamma colore, le finiture speciali e si è aggiornata includendo una nuova batteria ricaricabile al litio per poterla portare sempre con sé. E per gli appassionati, nel caso in cui si riescano a trovare magari nei mercatini o in qualche storica libreria, ci sono due pubblicazioni per approfondire l’argomento radio e design edite dalla Sandit: Il disegno industriale nella radio italiana e Professione Designer, entrambi scritti da Carlo Bramante. Due pubblicazioni che rappresentano un punto di partenza per esaminare gli aspetti tecnici e storici che hanno caratterizzato le scelte e le soluzioni progettuali e di realizzazione di questo “elettrodomestico” che per tanti decenni ha costituito una compagnia insostituibile nonché un complemento d’arredo della casa di tutti gli italiani.
© Riproduzione Riservata