VOGLIA DI ESTATE
Tormentoni da ombrellone e orecchie fini

I puristi delle sette note storcono sempre il naso e le orecchie quando si tratta di tormentoni estivi, ma non per tutti è così. Basta intercettare i primi accordi di Lambada, Macarena e Aserejé, arrivando fino al più recente Mambo salentino, e si innescano le reazioni più diverse. C’è chi lascia galoppare la mente sulla strada dei ricordi, chi si concede un sorriso, chi invece vorrebbe infilare la testa sotto un cuscino e tirarla fuori una volta finita la musica. A prescindere dal fatto che sia di genere rock, pop, reggae o il tanto odiato reggaeton, una volta che al brano in questione si appiccica l’etichetta di «tormentone estivo» ecco che scattano le fazioni e le tifoserie da stadio. Ma quest’anno è diverso. Quest’anno la colonna sonora da spiaggia avrà il sapore del ritorno alla normalità, alla vita. Con buona pace dei puristi. E’ ancora presto per stabilire chi conquisterà lo scettro dell’ombrellone, ma i pronostici già si sprecano: stando alle classifiche dei brani più ascoltati sulle piattaforme in questi giorni, ci sono Rocco Hunt e Ana Mena con «Un bacio all’improvviso», Giusy Ferreri con la sua esotica «Shimmy Shimmy», fino ad arrivare a Clementino e Nina Zilli con «Senorita», a J-Ax e Jake La Furia con «Salsa» o allo strano trio composto da Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti, già esplosi sui social con «Mille».
Insomma, dopo inverno e primavera a suon di «Zitti e buoni» dei Maneskin e di «Musica leggerissima» di Colapesce Dimartino, ora è tempo di voltare pagina. In tutti i sensi. Sì, perché ci sono voglia e bisogno di leggerezza. Quello che rimbalzerà dalle autoradio e dalle casse da spiaggia non sarà un capolavoro degno del miglior compositore?
Non importa. Gli studiosi di musica, gli amanti della lirica, gli appassionati di melodie e arzigogoli raffinati porteranno un po’ di pazienza e cercheranno di essere comprensivi. Sì perché non si tratterà di una canzone, bensì di un simbolo. Un simbolo di quella voglia d’estate bianca e vaccinata, di quella parvenza di serenità alla fine d’un anno e mezzo cupo. Certo, bisognerà continuare a stare attenti perché il Covid ha già dimostrato di essere un nemico subdolo, ma i prossimi mesi potrebbero finalmente regalare qualche sorriso in più. E allora i puristi delle sette note dovranno solo pazientare un’estate: dalla prossima, se tutto andrà come si spera e tornerà davvero la normalità, potranno tornare a criticare il tormentone di turno.
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