LA “CANDIDATURA” DEL CANTAUTORE
Zucchero: «Scriverò per i Maneskin»

«Quando mi sono messo a lavorare a questo disco, mi sono chiesto: se dovessi fare l’album migliore che posso, quali canzoni metterei? Quelle che ho non ho scritto io ma che avrei voluto scrivere. Io l’ho vissuto come un disco mio, pensando che le canzoni le avessi scritte io». Adelmo Zucchero Fornaciari aggiunge un altro mattone alla sfarzosa dimora della sua carriera. E lo fa con argilla altrui che ha rimodellato a tal punto da rendere sua. Discover, una riscoperta ma anche uno svestire e rivestire dei propri panni. Questo il titolo, e lo dice già la parola, del sospirato cover album.
Durante l’ascolto gli effetti psicologici della pandemia si avvertono bene: «C’è un velo di malinconia» ammette Zucchero. Non ci sono brani aggressivi o tirati. Sono partito con cinquecento titoli che ho poi scremato in tre anni, pensando a quando suonavo nei club con la prima band del paese. Ai tempi non c’erano ancora i dischi vecchi, quindi non dovevamo suonare per far ballare la gente. Ci facevano fare un’ora e mezzo come se fossimo stati un’attrazione pur senza essere famosi. Facevamo Genesis, Pink Floyd, Jethro Tull». Singolo dell’album è guarda caso Follow You Follow Me del gruppo di Phil Collins.
In realtà la preparazione della tracklist è stata lunga e rigorosa: «Arrivare a una rosa finale non è stato facile. Quello che mi ha fatto scegliere questi brani sono le mie due anime: l’amore per la musica afroamericana e la melodia italiana, che fa parte delle mie radici». In certi casi, come per Fiore di maggio di Fabio Concato, la necessità è stata anche un’altra: «È un brano che in qualche modo era stato dimenticato. Non è stato rivalutato, eppure ha una bellissima melodia, un testo romantico ma non smielato. È stato più difficile scegliere i brani italiani che quelli in inglese».
Altro punto di forza di Discoversono i prestigiosi featuring. Come quello di Bono in Canta la vita, trasposizione italiana di Let Your Love Be Known del cantante degli U2: «È stato molto generoso. Non solo mi ha mandato la voce principale ma ha voluto fare tutti i cori. Ho scoperto questa canzone su YouTube casualmente. Lui l’aveva fatta a casa sua come provino. Ho apprezzato subito il testo e soprattutto quello che diceva lui in un’intervista: era stato ispirato proprio dagli italiani che in periodo di lockdown avevano lo spirito di volgere in positivo una situazione brutta, cantando sui propri balconi e sui propri tetti. Gli ho chiesto se potevo fare l’adattamento in italiano perché parlava della situazione ma non in modo patetico e drammatico».
È la stessa visione del tema che ha Amore adesso, traccia d’apertura che traduce una canzone di Michael Stipe dei R.E.M.. Presenti anche Elisa nella cover della sua celebre Luce (Tramonti a nord est), di cui Zucchero aveva composto l’inciso originario, e Mahmood in Natural Blues di Moby: «Ancora prima di Soldi, ho subito pensato che Mahmood avesse un modo di interpretare il timbro della voce molto soul nonostante la musica che fa. Ha questa padronanza di volteggiare tra grappoli di note molto fluidi e spontanei». Particolarmente emozionante Ho visto Nina volare, dove il cantante emiliano duetta virtualmente con Fabrizio De André: «I mondi musicali erano piuttosto distanti fra me e Fabrizio, ma in questa ha canzone, sarà per il ritmo o per la sensualità, mi ci sono ritrovato. Non è proprio un duetto canonico, è più un cameo. Ho sentito l’esigenza di far entrare in quel preciso momento la voce originale di Fabrizio. Quando arriva, è come se arrivasse un vento caldo alla schiena». Chiude il disco Lost Boys Calling, con musica di Morricone e testo di Roger Waters. Zucchero ha solo un cruccio: «Volevo fare Honky Tonky Woman dei Rolling Stones con i Mäneskin, ma erano in giro e non avevano tempo».
In un futuro prossimo, confessa, gli piacerebbe scrivere per la rock band romana. Nonostante l’esperienza dell’emergenza sanitaria, da cui si dice ancora in parte scosso, l’istrionico Fornaciari è pronto per nuove avventure. Ha appena doppiato un personaggio del cartone Sing 2, a dicembre al cinema. Dal prossimo aprile sono previste ben quattordici date all’Arena di Verona. E a fine maggio volerà al Waldbühne di Berlino per un concerto evento con Eric Clapton.
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