IMPRESE E MERCATI
Paolo Rolandi alla presidenza di Confartigianato Varese
«È l’uomo giusto, rappresenta e collega il lavoro dell’associazione e le sfide quotidiane degli imprenditori»

Cambio di presidenza per Confartigianato. L’assemblea ordinaria dei soci di Confartigianato Imprese Varese ha affidato la presidenza a Paolo Rolandi. Una scelta che si colloca in un passaggio significativo per l’associazione, chiamata a consolidare un percorso orientato alla lettura delle trasformazioni in atto nell’economia varesina. In un contesto di ridefinizione dei modelli produttivi e di riorganizzazione delle filiere, la presenza di Rolandi rappresenta un segnale chiaro: «Portare all’interno dell’associazione lo sguardo diretto di chi vive il cambiamento d’impresa, ogni giorno, in reparto e sui mercati», si legge in una nota.
Rolandi assume una funzione di rappresentanza che «si radica nell’osservazione attenta delle criticità e nella restituzione analitica dei fabbisogni produttivi. È una presidenza che parla con le imprese, legge i numeri e i fenomeni».
PROFILO DEL PRESIDENTE
Classe 1967, Paolo Rolandi è direttore generale di Cromatura Cassanese. Attivo nel sistema Confartigianato dal 1999, ha ricoperto ruoli di responsabilità nella Federazione Meccanica a livello regionale e nazionale. È stato consigliere della Camera di Commercio di Varese, presidente di MECH NET, membro del Cda del Cluster Made in Italy e del Consorzio Nazionale Energia per le Imprese. Ha partecipato a progetti strategici su contrattazione, export, ottimizzazione dei costi. Vive a Cassano Magnago con la moglie e due figli.
I DATI E IL PROGRAMMA DI LAVORO 2025-29
I dati dell’Osservatorio Mpi di Confartigianato Lombardia aiutano a definire il perimetro di questa azione. Negli ultimi dieci anni, la provincia di Varese ha visto calare del 6,1% il numero di imprese registrate, con punte del -19,3% nel manifatturiero, -25% nella meccanica, -23,4% nel tessile e -20,1% nella metallurgia. Al tempo stesso, sono cresciuti settori come la consulenza gestionale (+63,6%), i servizi software (+26,1%), la manutenzione (+21,8%) e le attività paesaggistiche (+19,7%). Una riconfigurazione silenziosa, ma profonda, che ridefinisce il concetto stesso di impresa.
In questo scenario, la rappresentanza «si traduce nella capacità di raccogliere segnali deboli, interpretarli e trasformarli in percorsi concreti: progetti, incentivi, relazioni con gli stakeholder, modelli di accompagnamento». Il programma di lavoro dell’associazione 2025–2029 ribadisce questa impostazione. Le priorità sono concrete e ancorate ai bilanci aziendali: abbattimento dei costi energetici, semplificazione burocratica, formazione tecnica, internazionalizzazione mirata, digitalizzazione utile.
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