LOMBARDIA
«Pedrazzini deve dimettersi»
Il Comitato Società Lombardia, al quale aderiscono numerose società, prende posizione contro il presidente della Lega nazionale dilettanti Lombardia. Ecco le ragioni
Il Comitato Società Lombardia chiede le dimissioni del presidente della Lega nazionale dilettanti Lombardia Sergio Pedrazzini e di tutti i consiglieri regionali. L’associazione a cui aderiscono diverse società lombarde, fondata da Mario Morella, navigato dirigente ed allenatore dei dilettanti, non usa giri di parole per mettere un punto alla situazione della governance del calcio lombardo. Nell’assemblea elettiva dello scorso 14 settembre la maggioranza dei club aveva premiato lo stesso Pedrazzini come presidente con un piccolo scarto sulla rivale Valentina Battistini. Nei consiglieri regionali però ben 12 seggi sui 13 totali erano andati ad esponenti legati alla lista Battistini e solo un seggio per la lista Pedrazzini.
«È giunto il momento di porre fine a questo stato di immobilismo poltronaro che ha trascinato la Lombardia in una situazione insostenibile. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo: è preferibile un taglio netto seguito da un commissariamento lungimirante piuttosto che continuare in una lenta e drammatica agonia» sottolinea la dura nota del Comitato Società Lombardia. Che prosegue: «La Lombardia ha bisogno di leader capaci e responsabili, pronti a mettere da parte gli interessi personali per lavorare per il bene comune. Il Comitato Società Lombardia continuerà a vigilare sulle azioni intraprese dal CRLombardia e a promuovere una cultura di trasparenza e accountability nell’ambito delle istituzioni regionali.
Una situazione dunque di stallo a livello politico che al momento non permette l’insediamento del Consiglio direttivo con le relative deleghe in ambito economico e sportivo. Infatti al momento non c’è nulla di definito sui regolamenti dei campionati della stagione sportiva 2024/2025 in merito a playoff e playout, che vista la situazione di incertezza, potrebbero essere messi in archivio nella prossima primavera.
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