IL CASO
Dopo le polemiche, oggi Max Felicitas in Regione
Dall'assessore regionale Caruso critiche all'incontro con gli studenti

«Io francamente non ho ancora capito di cosa doveva parlare questo “testimonial”. Di bullismo, dell’amore nocivo, delle relazioni tossiche, delle derive del web, della rinascita del “partito dell’amore”. Io credo che siano argomenti che vadano affrontati da professionisti e soprattutto in modo assolutamente serio. Non si può pensare di incontrare una platea di studenti in una sorta di potpourri». Così in una nota l’assessore regionale alla Cultura Francesca Caruso è intervenuta sul caso del pornoattore Max Felicitas, che ieri mattina ha inscenato una protesta dopo che l'ufficio scolastico gli aveva revocato la possibilità di tenere una lezione all'interno dell’istituto Ponti di Gallarate.
«L’ufficio scolastico della Lombardia – ha aggiunto l’assessore – credo che abbia preso una decisione che vada rispettata e non messa alla berlina con chiacchiere da bar». «La pornografia, fino a prova contraria, in questo Paese è vietata per legge fino alla maggiore età – ha concluso -. Trovo quantomeno bizzarro che un professionista di quel settore e che quindi la promuove possa dare un contributo ad un pubblico che è composto anche da minorenni. Credo che la scuola debba fornire dei modelli culturali ed educativi e non essere vetrina per autocelebrazioni. Siamo proprio sicuri che sia stata scelta la figura migliore?».
Intanto oggi, martedì 4 marzi, Max Felicitas andrà a Milano, in Regione Lombardia, dopo aver ricevuto la disponibilità a un incontro da parte del consigliere Giuseppe Licata (Forza Italia) e dall’assessore alla Formazione Simona Tironi.
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