IN PARLAMENTO
Rissa alla Camera, Candiani: «Non ho colpito Donno». Sospeso 3 giorni
Nel parapiglia scoppiato ieri a Montecitorio accusato anche il deputato tradatese che si difende: «L’ho solo redarguito verbalmente»
«Basta guardare i video, qualsiasi mia chiamata in causa è una cialtroneria». Il deputato leghista Stefano Candiani respinge fermamente l’accusa di aver aggredito fisicamente il collega 5Stelle Leonardo Donno durante la rissa scoppiata alla Camera nella serata di ieri, mercoledì 12 giugno.
A Montecitorio si stava svolgendo la discussione sull’Autonomia differenziata quando il deputato pentastellato si è avvicinato al ministro Roberto Calderoli al centro dell’aula nel tentativo di consegnargli un Tricolore. Da lì è nato il parapiglia e l’accusa a Candiani di averlo colpito.
«Ero seduto in secondo banco e mi sono precipitato in difesa di Calderoli che ho visto barcollare di spalle - spiega Candiani alla Prealpina -. Ho solo alzato il dito e ho redarguito verbalmente l’onorevole Donno, ma non l’ho mai colpito. Tra me e lui non c’è stato alcun contatto fisico. Alla seconda parte non ho partecipato perché sono uscito di scena».
«È un provocatore seriale - prosegue il deputato leghista -. Queste persone cercano solo provocazioni per proiettare all’esterno un’immagine che squalifica l’intero Parlamento. In caso di denuncia? Non esiterò a controdenunciare per diffamazione».
IL PROVVEDIMENTO
L'ufficio di presidenza della Camera ha votato le sanzioni per i deputati coinvolti nella rissa di ieri nell'Aula di Montecitorio.
Per il deputato della Lega Igor Iezzi è stato deciso il massimo della sanzione: 15 giorni di sospensione. 7 giorni di sospensione per i deputati di FdI Mollicone, Cangiano e Amich, per il leghista Furgiuele e per il deputato del Pd Stumpo. Donno del M5s riceve una sospensione di 4 giorni. Sospesi per tre giorni il dem Amendola e Candiani della Lega. Due giorni di sospensione erogati a Scotto e Stefanazzi del Pd.
"Quanto accaduto nella seduta di ieri" viene "gravemente stigmatizzato dalla presidenza: il confronto politico tra posizioni diverse non può mai trascendere nello scontro fisico" e nella "lesione delle istituzioni". Lo ha detto il presidente della Camera Lorenzo Fontana comunicando le decisioni dell'Ufficio di presidenza sulla rissa di ieri in Aula. "Richiamo tutti i deputati - ha aggiunto - alla responsabilità" invitando a "evitare il ripetersi di parole o comportamenti che minino la credibilità di questa istituzione" e questo a prescindere dalle sanzioni poi erogate.
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