IL FESTIVAL DI PISATI
Sanremo da batticuore
Prima serata della nuova versione Conti con inizio senz’audio. Domina l’amore. Febbre di Clara non è “leggera”
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Via un pezzo, eccone un altro. Va di corsa il Festival della restaurazione. Lasciatosi alle spalle la presunta vena trasgressiva della gestione Amadeus, il Sanremo di Carlo Conti ricorda tanto quello precedente ad Amadeus. D’accordo i giovani, nel cast come tra il pubblico tv e i social(mente) impegnati, sono rimasti nella rete ma non è detto che resisteranno a lungo.
Conti ama i percorsi lineari. Quello tracciato la prima serata del Festival, ieri, martedì 11 febbraio, non è stato netto - un avvio senza audio, un Jovanotti vicino a perdere pericolosamente l’equilibrio - ma non ha incontrato ostacoli insuperabili. Mister Carlo resta il conduttore miniseriale che conosciamo.
L’hanno affiancato Antonella Clerici, un po’ defilata, e Gerry Scotti, perfettamente a suo agio. Tra i 29 brani ascoltati uno più di altri sintetizza al meglio la situazione. È quello dei Coma_Cose, il titolo, Cuoricini, è rappresentativo del tema dominante dei testi, l’amore, una frase inquadra perfettamente il momento musicale che stiamo attraversando: «Oggi una canzone dura come un temporale anche se è popolare».
Se il più nobile dei sentimenti narrato in tutte le sue varianti, verso la compagna o il compagno, verso la madre o la figlia, detta l’agenda, suona strano sentire Willie Peyote schierarsi sulla questione mediorientale e non dare ragione a Pier Paolo Pasolini sul rapporto tra poliziotti e studenti. Argomenti di peso accompagnati da manovre di alleggerimento - dice Grazie ma no grazie a «una rimpatriata tipo una cena di classe» - e da note allegre.
Non vincerà perché Giorgia canta bene, Achille Lauro si atteggia a The Voice e Simone Cristicchi gioca sui sensi di colpa dei figli nei confronti dei genitori sul viale del tramonto. Se proprio non si ha un pelo sullo stomaco stile Angelo Duro, il pugno arriva diretto. Più innocua la Balorda nostalgia, di Olly, brano fresco da tenere presente. Di un altro campionato appare Brunori Sas che riafferma anche qui la sua identità di cantautore.
Autentica standing ovation per Mira Awad e Noa che hanno proposto uno dei capolavori di John Lennon, Imagine, con tanto di «No religion too» (passaggio per cui Jovanotti ha detto che non potrà mai cantarla) subito dopo il videomessaggio del Papa.
Clara è apparsa a mezzanotte. Febbre non è un brano apprezzabile appieno a un primo ascolto o a una prima lettura. Più complesso di Diamanti grezzi, sembra semplice. In realtà non lo è affatto, a domarlo rendendolo semplice provvede la cantante di Travedona Monate.
IL FANTASANREMO DI PREALPINA
Ecco il podio della lega della Prealpina che partecipa al gioco del FantaSanremo dopo la prima serata. In testa c’è “LucaFra” con la squadra Genombo 33 (Brunori Sas, Coma_Cose, Giorgia cap., Lucio Corsi e Simone Cristicchi - Rkomi e Bresh riserve) con 360 punti. Seguono, al secondo posto “Massimo Rovati” con SuperPigs (345 punti) e al terzo posto “giumi” con riscoprindie (330 punti). Entro l’inizio della seconda serata è possibile modificare il proprio capitano e sostituire i titolari con le riserve. Buon Festival!
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