SINGOLARE APPARIZIONE
Scarpe appese in centro a Varese, cosa significano
Un paio di sneakers penzolano da un filo in via Morosini. Ipotesi «shoefiti», una pratica che segnala i luoghi di spaccio
Un paio di scarpe appese a un filo in centro a Varese. Nulla di così strano, se non fosse che il filo in questione non è quello di un balcone, ma un cavo che attraversa da parte a parte una stretta stradina pedonale. Siamo in via Morosini, una traversa di via Como che porta a una serie di esercizi commerciali per poi sbucare in piazza XX settembre.
SCARPE APPESE
La singolare segnalazione è arrivata in redazione questa mattina, lunedì 1 luglio. Come si vede nella foto, le sneakers - di cui una con la suola staccata per metà - sono legate tra di loro per i lacci e pendono sopra la testa dei passanti. Apparentemente difficile dare una spiegazione certa al perché un paio di scarpe sia appeso in quel modo, ma una teoria vedrebbe questa situazione collegata allo spaccio di droga.
SI TRATTA DI “SHOEFITI”?
Si chiama “shoefiti”, dalle parole «shoe» (scarpa) e «graffiti». Una pratica, nata negli Stati Uniti e poi diffusa in mezzo mondo, che prevede proprio di lanciare in aria delle scarpe da ginnastica legate per i lacci per fare in modo che atterrino sui cavi che popolano le città, come quelli della corrente elettrica o del telefono. Da manifestazione di folklore adolescenziale - da qui il rimando ai graffiti -, nel corso del tempo si è però trasformata. Oggi, la presenza delle scarpe appese starebbe a indicare un luogo di spaccio e consumo di droga. Nulla di ancora provato, ma si tratta di un segnale da non sottovalutare.
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