IN AULA
Selvaggia Lucarelli: «Odio e insulti intollerabili»
Diffamata sui social da una saronnese, la scrittrice si è costituita parte civile nel processo a Busto Arsizio. «Non sono solita querelare ma quando si esagera lo faccio»
«Non sono solita sporgere denunce per diffamazione, sono abituata a insulti e offese perché è ormai tipico di questa società. Io querelo solo davanti alle esagerazioni, come in questo caso. Perché insulti e offese avevano colpito mio figlio e coinvolto le persone e le aziende con cui lavoro»: Selvaggia Lucarelli ieri mattina, martedì 17 settembre, ha riletto davanti al giudice del Tribunale di Busto Arsizio, Roberto Falessi, i post con cui nel 2018 una saronnese cinquantenne le rovesciò addosso un rancore inspiegabile, un odio quasi patologico.
La donna è a processo con l’accusa di diffamazione, ieri era attesa per rendere l’esame ma non si è presentata in aula. L’avvocato ha preannunciato che alla prossima udienza, se mai dovesse comparire, si limiterà a rendere spontanee dichiarazioni.
L’articolo integrale sulla Prealpina di mercoledì 18 settembre, in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
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