SICUREZZA STRADALE
Sfreccia in auto, un altro italiano “bandito” dalla Svizzera
Il giovane andava a più del doppio della velocità consentita
Il Canton Ticino si conferma terra proibita per automobilisti e motociclisti che non intendono rispettare le regole. A pochi giorni di distanza da un episodio analogo, un altro italiano è finito nei guai e non potrà più guidare su suolo svizzero. Si tratta di un automobilista 23enne residente in provincia di Monza e della Brianza intercettato ad Ambrì, in via San Gottardo, ad una velocità di 112 chilometri orari dove il limite è di 50. Non è stato possibile fermare subito il giovane ma le indagini, nel giro di pochi giorni, hanno permesso agli agenti di mettersi sulle sue tracce: è stato fermato ieri, martedì 27 agosto, a Moleno, mentre circolava sull'autostrada A2 in direzione sud, da una pattuglia della Polizia cantonale. Il 23enne è stato denunciato al ministero pubblico quale «pirata della strada», come recita la normativa elvetica, per grave infrazione alla Legge federale sulla circolazione stradale. Gli è stato intimato il divieto di circolazione in Svizzera.
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