CHE FINE HA FATTO
Shaq, dal basket al wrestling

Salireste volentieri su un ring per lottare contro un avversario alto 2,16 metri, pesante più o meno 150 chili (più più che meno, e quasi tutti di muscoli) e con calzature numero 57 (no, non avete letto male, proprio cinquantasette)? Se sì, siete degli aspiranti suicidi.
Oppure sapete che il wrestling è tanta messa in scena e poca sostanza, ma che comunque occorre gran forza e la capacità di cadere dei migliori stuntmen. E occorre anche che sappiate che il gigante di colore che avrete di fronte non vi farà del male, anche se per tutta la sua vita ha spazzato via gli avversari che gli si paravano di fronte per impedirgli di andare a canestro. Già, perché l’omone in questione è nientemeno che Shaquille O’Neal, uno dei più forti giocatori di basket di sempre, uno che ha sulle dita quattro anelli (l’equivalente degli scudetti) Nba e uno che del campionato professionistico più importante del mondo è l’ottavo miglior marcatore di tutti i tempi con 28.596 (no, non avete letto male neanche questo numero) punti all’attivo.
Un vero fenomeno, Shaq, fin dai tempi dell’High School: la squadra di San Antonio per cui giocava con lui in campo su 69 partite ne vinse 68. Al College fu nominato miglior giocatore della Lega, in Nba divenne subito un fattore, portando gli Orlando Magic fino alla finale, persa contro Houston. In quei primi anni, schiacciando, fece per ben due volte collassare il canestro, in un caso per vendicarsi di un avversario che aveva schiacciato mentre lui lo marcava: lesa maestà.
Praticamente imbattibile nei Lakers di cui era uno dei due fari (l’altro era Kobe Bryant) è ricordato anche per un curioso episodio accaduto in un derby di Los Angeles in casa dei cugini Clippers. Shaq chiese un po’ di biglietti per portare gli amici alla partita, i Clippers glieli fecero pagare: conto, 6mila dollari. Si narra di uno Shaq che entrò nello spogliatoio furioso e dopo la partita ne uscì sorridente: si era vendicato segnando 61 punti ai rivali.
Dopo tre titoli nei Lakers, uno con Miami e altro girovagare, nel 2011 si è ritirato. E ora, dopo alcune prove abortite, si è dato alla sua seconda passione: il wrestling, la lotta (finta). Shaq, vestito di nero, ha fatto il suo esordio settimana scorsa a Jacksonville in team con la bella Jade Cargill: la coppia ha battuto gli avversari, ma Shaq è stato incredibilmente buttato fuori dal ring ed è precipitato su due tavoli, sfasciandoli e perdendo i sensi. A chiudere il match ci ha pensato la sua compagna. Quanto a lui, al prossimo incontro sarà mooolto arrabbiato: povero chi gli capiterà davanti.
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