LA TRAGEDIA
Si aggrappa al treno e cade: varesino morto nel Vercellese
È salito sul retro della locomotiva, ma ha perso l’equilibrio. L’uomo, 39 anni, era originario della Costa d’Avorio, ma aveva il passaporto italiano
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Probabilmente era in ritardo e, visto che il treno si stava mettendo in movimento, pur di non perderlo è salito sul retro della locomotiva. Una manovra che è stata fatale a un uomo residente in provincia di Varese. Dopo alcuni chilometri, ha perso l’equilibrio precipitando sulla massicciata.
L’INCIDENTE NEL VERCELLESE
La vittima, di nazionalità italiana, era originaria della Costa d’Avorio e aveva 39 anni. La tragedia è avvenuta nella tarda serata di venerdì 31 gennaio - ma la notizia è emersa solo in queste ore - sulla linea ferroviaria Milano-Torino, al confine fra Borgo d’Ale e Bianzè. Su quanto successo indagano la polizia ferroviaria di Novara e la Scientifica della Questura di Vercelli.
LA RICOSTRUZIONE
Secondo la prima ricostruzione dei fatti, sembra che il giovane si sia “agganciato”, alla stazione di Santhià, all’elettromotrice del regionale veloce delle 23.21, l’ultimo convoglio della giornata diretto nel capoluogo piemontese. A un certo punto, il macchinista avrebbe notato una spia accesa, quella che segnalava la mancata chiusura della porta di una delle carrozze. Ha allora deciso di rallentare. Proprio in quei momenti sarebbe avvenuto l’incidente: il corpo senza vita del varesino è stato notato, vicino ai binari, dal personale in servizio sul convoglio che nel frattempo si era fermato per cercare di risolvere il guasto. L’equipe medica del 118 non ha potuto far altro che constatarne il decesso. I passeggeri sono stati condotti a Torino con altri mezzi.
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