VELOCITA’
Sp1 regina delle multe. E Buguggiate fa cassa
Ma i residenti sono delusi: barriere fonoassorbenti in ritardo
L’iter va avanti, ma che fatica. La burocrazia, si sa, ha i suoi tempi e bisogna necessariamente armarsi di pazienza. E gli abitanti le cui case si affacciano sulla Sp1 non si può certo dire che non ne abbiano avuta finora: sono però ancora in cerca di risposte riguardo agli interventi di risoluzione dei problemi legati all’inquinamento acustico.
«Sempre allo stesso punto»
«Purtroppo siamo sempre allo stesso punto perché avevano detto che ci avrebbero presentato il progetto in due mesi , invece siamo ancora allo stato di fattibilità che ci hanno presentato a maggio. Non abbiamo nessun tipo di informazione aggiuntiva» allarga le braccia Silvia Bovisio, portavoce del Comitato di quartiere di Buguggiate. Vero è però che Comune e Provincia lo hanno detto e ribadito: sono intenzionati ad addivenire a una soluzione, tuttavia i tempi si prevedono lunghi. Il sindaco di Buguggiate Matteo Sambo ha sempre dichiarato di stare dalla parte dei suoi concittadini, garantendo durante i lavori consigliari dello scorso 8 aprile che avrebbe organizzato un incontro con il Comitato di quartiere. E difatti era stato di parola, con la riunione svolta poi il 6 maggio e durante la quale era stato presentato lo studio del calcolo dell’abbattimento del rumore, ovvero di quanto si possa e si debba abbattere il rumore.
Era stato direttamente il presidente della Provincia Marco Magrini, nell’occasione, ad annunciare le novità, spiegando che l’iter era finalmente partito. «Durante l’incontro ci hanno presentato lo studio di fattibilità sull’efficacia delle barriere, sia di quelle alte tre, che di quelle alte cinque metri: le barriere da tre metri sarebbero la soluzione ottimale e il presidente Magrini - spiega Silvia Bovisio - ci ha assicurato che andrà avanti ma ci sono ancora tutte le questioni legate alla morfologia del terreno per la posa delle barriere, vista la presenza di ponti e pendii scoscesi; sarà un intervento che durerà 4-5 anni, si agirà a step e i fondi saranno comunque recuperati dalle multe».
Fin qui lo stato dell’arte delle cose, al 6 maggio. «E a quello, purtroppo, siamo rimasti, non abbiamo avuto più notizie e siamo delusi per le lungaggini della burocrazia e le tempistiche» dice Bovisio.
L’infaticabile autovelox
I membri del Comitato auspicano che l’iter possa procedere con più celerità, anche se esprimono comunque soddisfazione per il fatto che si è capito come la Provincia intenda comunque effettuare un intervento “ad hoc”, ovvero che sia davvero risolutivo una volta per tutte, per ridurre drasticamente il rumore dei mezzi in transito lungo la strada meglio nota come “del Chiostro di Voltorre”; un’importante arteria che viene mediamente percorsa all’anno da 8.478.375 veicoli e che, per altri versi, consente di fare cassa al Comune e alla Provincia, grazie al contestatissimo autovelox: un rilevatore di velocità che soprattutto nel 2023 ha fatto gli straordinari. Se Varese a livello regionale si piazza all’ottavo posto per incassi di multe, con una cifra di 2,8 milioni di euro appunto nel 2023, questo importo - va detto - è costituito per buona parte dagli incassi delle sanzioni comminate a Buguggiate. Stando a una ricerca effettuata da Facile.it e delimitando l’analisi ai comuni lombardi con meno di 4.000 residenti, si rileva infatti come al primo posto si posizioni proprio Buguggiate, che conta 3.089 abitanti e nel 2023, ha incassato quasi 2,5 milioni di euro in multe stradali.
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