LOVE SPOT GALLERIES
Street Art Icons, una mostra all’insegna della pop art

Ha aperto i battenti da pochi mesi ma già si configura come un importante polo artistico nel cuore di Varese. Love Spot Galleries, galleria d’arte contemporanea franchising del brand Deodato Group (primo di arte in Italia), dialoga positivamente con le altre realtà che si occupano di arte contemporanea nel raggio di poche decine di metri, dalla Fondazione Morandini a Punto sull’Arte, da Lavit a Ghiggini. Love Spot Galleries si occupa di pop art internazionale (da Warhol a Hering, da Nespolo, Tomoko e Arnaud) e street art.
L’EVENTO
Proprio all’interno di questo settore sono stati selezionati i tre protagonisti dell’evento espositivo che ha visto, una settimana fa, un pubblico folto e interessato partecipare all’inaugurazione di “Street Art Icons”, alla presenza della titolare della galleria, Barbara Bondesan e di Deodato Salafia, titolare di Deodato Group. La mostra offre un’accurata selezione di opere di tre rappresentanti internazionali della street art: Obey, Brainwash e Pure Evil. «Con questo evento - racconta Bondesan - vorremmo mostrare come lo street artist non lavori solo sul muro ma anche su carta o tela, è un passaggio normale. In esposizione sculture e dipinti, o serigrafie multistrato, ritoccate a mano dall’artista, quindi uniche. Abbiamo anche esposto in vetrina le bombolette spray degli artisti».
GLI ARTISTI
Obey (Frank Shepard Fairey) è divenuto famoso durante la campagna elettorale di Barack Obama per il manifesto “Hope”, che riproduceva il volto stilizzato del futuro presidente. L’opera è stata definita dalla critica «la più efficace illustrazione politica americana dai tempi dello Zio Sam». Oltre a grandi murales di denuncia, Obey realizza serigrafie off set a edizione limitata, come quelle esposte in mostra. Street artist tra i più quotati al mondo, complice anche un indie movie girato con Banksy, Thierry Guetta (aka Brainwash) è noto per le sue opere colorate e gioiose, con richiami a Warhol e Bansky, al mondo dei media e della pubblicità, accompagnati da slogan positivi come “Life Is Beautiful” e “Never Give Up”. Al confine tra cultura pop e street art è il terzo protagonista della mostra varesina, Pure Evil (nome d’arte di John Uzzell-Edwards). La sua serie più famosa, “Nightmare”, presenta volti di personaggi pubblici e famosi dai lineamenti semplificati, con una lacrima che riga il volto, a simboleggiare che anche le vite di successo sono attraversate dal dolore.
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