LIBRERIA MONDADORI
Tarantino, il regista incontra i fan

Il cineasta pulp per eccellenza festeggia i 60 anni (anche) in Italia. Pochi giorni dopo il suo compleanno a cifra tonda, Quentin Tarantino approda a Milano per un evento speciale: il firmacopie con annesso saluto ai fan del suo ultimo libro “Cinema Speculation”. Oggi, venerdì 7 aprile alle 18, il regista di culto sarà per l’occasione alla libreria Mondadori di piazza Duomo, nell’ambito del rinomato festival culturale “La Milanesiana”.
L’INCONTRO
L’incontro con Quentin Tarantino sarà aperto a coloro che hanno acquistato il volume al già menzionato negozio Mondadori, con possibilità di mettersi coda dalle 16 del giorno stesso. Al di là del vis-a-vis con uno dei miti del cinema contemporaneo, la lettura di “Cinema Speculation” è inoltre un modo per scoprire il mondo della formazione tarantiniana, a metà strada tra l’autobiografia e una personale storia della settima arte. Il nativo di Knoxville, in Tennessee, ma losangelino fin da quando la famiglia si trasferì nella città di Hollywood quando Quentin aveva 4 anni, racconta la nascita della sua passione, le immancabili visioni serali nei cinematografi con i suoi genitori, i suoi film preferiti e i registi da cui è stato ispirato. In sintesi, lo stravolgente cinema americano di fine anni Sessanta, quello di Martin Scorsese e Steve McQueen, Clint Eastwood e Brian De Palma, Burt Reynolds, Sam Peckinpah e Don Siegel, narrato tra critica, reportage e aneddotica dal suo più illustre e rivoluzionario epigono.
LA MOSTRA
Ma a Milano le celebrazioni in onore di Tarantino e della sua opera continuano fino a sabato 29 aprile, ultimo giorno utile per visitare la mostra “Tarantino & Friends” ospitata allo spazio Soggettiva Gallery in via Sottocorno. Qui i suoi capolavori rivivono in versioni grafiche insolite e suggestive, come nel caso dei poster di Adam Juresko dedicati a “Le iene”, “Bastardi senza gloria”, “Django Unchained” e tanti altri, la tela di Cristina Stifanic in omaggio alla trilogia di “Kill Bill”, i profili dei personaggi di “Pulp Fiction” secondo Dakota Randall o le locandine tramutate da Rich Davies in consunte copertine di romanzi d’appendice. In aggiunta, scorci dai film che hanno segnato indelebilmente Tarantino come “Rosemary’s Baby” di Polanski, “Lo squalo” di Steven Spielberg, “Taxi Driver” di Martin Scorsese, “Non aprite quella porta” di Burns e pellicole di Lynch e Carpenter.
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