TIK TOK
La rivoluzione social parla cinese

Dalla Cina con furore e con una parola d’ordine: brevità. È il motto di Tik Tok, il social network asiatico che sta conquistando intere platee di fan in tutto il mondo. La velocità è la sua caratteristica principale, così come la capacità di diventare popolari attraverso video cortissimi che devono assolutamente essere d’impatto allo scopo di guadagnare sempre nuovi followers.
Inizialmente i primi a innamorarsi del nuovo social sono stati i teenagers, ma presto il social ha conquistato anche un pubblico insospettabile fatto da giovani-adulti, genitori e anche dai vip più noti. Tik Tok è giovane: è nato quattro anni fa (anche se la prima versione è del 2014) e i ragazzi cinesi lo chiamano Douyin; da noi i primi tempi veniva invece identificato in musical.ly. Il sottotitolo italiano di Tik Tok è: «Migliora la giornata», e in effetti i ragazzi si divertono davvero molto.
L’obiettivo è creare brevi video tra i 15 e i 60 secondi, divertendosi ad aggiungere anche effetti e filtri, un po’ come già avviene per altri social. Dietro al successo di Tik Tok c’è la genialità di Alex Zhu e Luyu Yang, che già in passato avevano voluto sperimentare gli effetti della velocità, comprendendo bene che in una società moderna il tempo a disposizione è sempre troppo poco: avevano inventato un altro social di tipo educativo: brevi “pillole” con nozioni su varie materie e argomenti (dai 3 ai 5 minuti).
L’idea, molto utile, non aveva purtroppo riscosso il successo sperato e così i creatori cambiarono pubblico, decidendo di creare un social mirato proprio sui giovanissimi. Tik Tok è un social dalle molteplici funzionalità: ci sono tante opzioni diverse, per esempio si possono condividere le riprese di due cellulari in unico video con l’opzione “duo”, utilizzata soprattutto dagli amici che si filmano a vicenda.
I contenuti del social sono personalizzati ad hoc grazie ad appositi sistemi di intelligenza artificiale, in grado di analizzare i gusti degli utenti, fornendo i contenuti più adatti a ognuno. Intanto, anche a livello economico ovviamente la realtà ha raggiunto cifre vertiginose: il fatturato di Tik Tok, secondo la valutazione ByteDance (colosso proprietario della piattaforma) si è spinta fino a 140 miliardi di dollari.
Secondo gli studi di mercato, il valore del gruppo cinese è aumentato del 33% rispetto a 2 anni fa. Un fenomeno di massa che dall’Oriente ha travolto l’Occidente, diventando ormai una moda di cui le nuove generazioni non riescono a fare a meno. Il social naturalmente non ha vissuto neanche l’ombra della crisi durante la pandemia: al contrario, la sua popolarità è cresciuta a livelli esponenziali proprio grazie all’emergenza sanitaria: i ragazzi e le ragazze di tutto il mondo, costretti a stare a casa, hanno trovato in Tik Tok non soltanto un modo per passare il tempo, ma un vero e proprio mezzo di socialità a distanza. Secondo i dati di ByteDance (che aveva comprato la piattaforma nel 2017 per 1 miliardo di dollari), ha raggiunto i 2 miliardi di iscritti e il dato è in costante aumento, anche perché, si sa, lo spirito di emulazione unito alla curiosità, fa scoprire questo mondo ogni giorno a nuovi utenti.
I dati odierni ci dicono che Tik Tok è addirittura scaricata più di Facebook (che ormai attira più adulti che ragazzi) e curiosamente anche di Instagram, che fino a pochissimo tempo fa aveva il primato assoluto. Una realtà planetaria che ha certamente avuto un merito in questo momento di crisi generale: ben presto i lavoratori assunti saranno più di 40.000.
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