DA PROVARE
Tra milkshake e pinkshake

Non è solo un gelato. E non è solo un composto a ghiacciato e non è un semplice frullato. È molto di più: un concentrato di bontà rinfrescante. E se non è accompagnato da panna montata con una ciliegina candita sopra, non è un vero milkshake da manuale. È la bevanda statunitense che sta tornando a spopolare in questa estate 2023: versatile e deliziosa, può diventare merenda oppure uno sfizioso dopo cena. Tante volte anche un unico pasto sotto l’ombrellone. L’importante che è rinfreschi il palato.
IL “PINKSHAKE”
Il suo elemento base è il latte, possibilmente intero e fresco. Non solo è l’anno del milkshake tornato in grande auge: è il momento del pink-shake a base di fragole (oppure lamponi, che sono considerati una vera raffinatezza). Il motivo del successo? È legato alla Barbie Mania grazie alla diffusione della pellicola firmata dalla regista Greta Gerwig, il primo action movie dedicato alla bambola - fashion doll - più venduta del mondo. E dunque la passione per la Barbie ha anche un sapore, quello della bevanda. In perfetto trend con il momento leggero e con la passione per fragole oppure lamponi, il pink-shake spopola. Piace a tutti, diverte i piccini ed è amato anche dagli adulti che cedono al peccato di gola per assaggiare quella che potrebbe ricondurre all’essenza della Barbie. O meglio si assapora. Del resto il pink-shake diventa anche una esperienza sensoriale legata al colore: con le sfumature del rosa - il pantone 219 C per essere precisi - ci si può divertire creando anche deliziosi composti da bere di ogni gradazione del colore della bambola più famosa del Pianeta.
COME CREARE IL COLORE ROSA
Per creare il colore rosa è sufficiente inserire la quantità di fragole (o lamponi) necessaria per assumere la gradazione esatta di colore Barbie. Il sapore ovviamene sarà quello della frutta, addolcito dal latte e gelato. Eppure quando si parla di milkshake, bisogna fare un viaggio nel tempo. La bevanda è nata nell’Ottocento, ed era un composto “robusto e salutare” a base di zabaione e whisky, venduta in farmacia come tonico. Nel corso degli anni c’è stata una evoluzione, ma i classici giusti contenevano sciroppo di cioccolato, vaniglia oppure fragola (il pink-shake è dunque nato prima della Barbie). Questi i gusti grandi classici del milk shake statunitense che tutt’ora accomuna l’appassionato popolo di Instagram (e di dolci) sempre pronti a inondare il web con le più ardite creazioni, quasi sempre ricoperte di ulteriore panna e dell’immancabile ciliegina candita.
IL SEGRETO DEL MILKSHAKE
Il vero segreto del milkshake sta nella preparazione perché non è sufficiente mescolare insieme gli ingredienti - e qui si apre una questione se ci voglia o meno il gelato oppure se si debba usare il ghiaccio -ma di fatto è l’uso del frullatore e del fatto che si incameri l’aria nel montare insieme gli elementi a fare la vera differenza. Nel 1910 quando Hamilton Beach introduce il Cyclone Drink Mixer elettrico nei pubblici esercizi si iniziano a frullare ghiaccio, latte e sciroppi. Ma è nel 1922 a Chicago che un impiegato della Walgreens, Ivar “Pop” Coulson fa il primo milkshake dell’era moderna aggiungendo due cucchiate di gelato alla vaniglia alla ricetta standard.
IL SUCCESSO DELLA VERSIONE AL CIOCCOLATO
E il resto è storia, perché nel giro di poco tempo creano la versione al cioccolato che ne ha decretato il successo creando una delle bevande più popolari di tutti i tempi negli States tanto da avere anche una giornata nazionale. Gli appassionati di cioccolato e di milkshake possono segnare nell’agenda personale una data da non dimenticare: il prossimo 12 settembre quando sarà celebrato il National chocolate milkshake. I golosi sono avvisati.
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