ROMA
Unioncamere, 1,3 milioni di imprese femminili, Roma al top
(ANSA) - ROMA, 05 NOV - Fanno le imprenditrici per scelta e
non per ripiego, sono più istruite, preferiscono lavorare con
altre donne e sono attente al benessere dei propri
collaboratori. Sono in tutto 1,3 miloni. Ma di limiti ne hanno
tanti: sono meno produttive, più piccole di dimensione, e
utilizzano molto il capitale familiare per l'avvio, cosa che
limita la propensione ad investire e innovare. Se però puntano
sul capitale finanziario (utilizzando incentivi e credito
bancario all'avvio), il loro livello di produttività cresce del
+33% e raggiunge il +40% se a questo si aggiunge anche la
formazione.
Sono alcune delle caratteristiche delle aziende guidate da
donne messe in luce nel rapporto realizzato da Unioncamere con
il supporto del Centro studi Tagliacarne e Sicamera. L'analisi è
parte del Piano Nazionale dell'Imprenditoria Femminile, gestito
da Invitalia in collaborazione con Unioncamere, per conto del
ministero delle Imprese e del Made in Italy e finanziato dai
fondi europei del Next Generation EU.
"E' una imprenditoria matura, istruita, motivata, con una
leadership consapevole quella espressa dalle donne in Italia",
ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Andrea Prete. "Una
impresa diffusa, che alimenta anche le economie dei territori
più fragili e soggetti a spopolamento, e quindi una risorsa
preziosa che va accompagnata e seguita perché continui a
rafforzarsi. Le imprenditrici sono anche molto attente alle
opportunità offerte dagli incentivi del sistema pubblico ma, al
tempo stesso, chiedono maggiore semplificazione nell'accesso
agli stessi. In tal senso, continua ad essere fondamentale la
presenza di strumenti e strutture di accompagnamento oltre che
di fondi".
"Roma è la prima provincia italiana per numero di imprese
femminili: quasi 100mila (96.421) al 30 settembre 2025. E il
tasso di occupazione femminile a Roma ha raggiunto il 58,5%,
valore più alto di sempre" - afferma Lorenzo Tagliavanti,
presidente della Camera di Commercio di Roma. "Tuttavia, questi
dati, letti sotto una diversa prospettiva, rendono evidenti i
divari ancora esistenti in una varietà di ambiti e ci fanno
apparire ancora lontano l'obiettivo di superare definitivamente
le annose diseguaglianze in tema di parità di genere. In
assoluto, il tasso di femminilizzazione delle imprese, a Roma
come in Italia, è ancora troppo basso: in pratica, un'impresa su
5 è rosa. La presenza delle donne in posizioni apicali è, poi,
ancora limitata".
Il milione e 300mila aziende guidate da donne presenti nel
nostro Paese lo scorso anno (+0,4% rispetto al 2014), pari al
22,2% del totale delle imprese italiane, si rivela una leva
fondamentale per innalzare la partecipazione femminile al
mercato del lavoro. (ANSA).
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