TOKYO
Usa chiedono a Tokyo di imporre nuovi dazi a Cina e India

(ANSA) - TOKYO, 12 SET - Nuove pressioni degli Stati Uniti
sul Giappone e presto anche sugli altri Paesi del G7, per
imporre dazi più elevati alla Cina e all'India come punizione
per i loro continui acquisti di petrolio dalla Russia. Lo
anticipa l'agenzia Kyodo, che cita un funzionario del
dipartimento al Tesoro Usa, spiegando che la nuova stretta
dell'amministrazione Trump "fa parte della strategia per porre
fine il prima possibile al conflitto in Ucraina". Il portavoce
del Tesoro ha dichiarato che i ministri delle finanze delle
principali democrazie terranno venerdì una riunione online per
discutere la richiesta di Washington.
"Gli acquisti di petrolio russo da parte di Cina e India
stanno finanziando la macchina da guerra del presidente russo
Vladimir Putin e prolungando l'insensato massacro del popolo
ucraino", ha dichiarato il funzionario all'agenzia Kyodo, "I
nostri partner del G7 devono unirsi a noi". Il mese scorso,
Trump ha raddoppiato i dazi sui beni importati dall'India, che è
uno dei principali partner commerciali della Russia insieme alla
Cina. Al pari dell'Unione europea, tuttavia, un'imposizione più
elevata dei dazi su Cina e India da parte del Giappone appare
difficile, dicono gli analisti, dati i suoi stretti legami
economici con i due paesi.
Il primo ministro indiano Narendra Modi si è recato in visita
a Tokyo a fine di agosto per incontrare il suo omologo Shigeru
Ishiba, con cui ha concordato di intensificare la cooperazione
in materia di economia e sicurezza. La guerra in Ucraina ha
determinato un aumento significativo delle esportazioni di gas
naturale liquefatto (GNL) dagli Stati Uniti verso l'Europa per
compensare la riduzione delle forniture russe. Tra le altre
iniziative in discussione tra Washington e Tokyo, che lasciano
perplessi gli osservatori, il sostegno a un ambizioso progetto
da 44 miliardi di dollari per un gasdotto che collegherebbe i
giacimenti nel nord dell'Alaska a un porto nel sud, permettendo
la liquefazione e l'esportazione del gas statunitense verso i
mercati asiatici. (ANSA).
© Riproduzione Riservata