L’ITINERARIO
Dove la preistoria è incisa sulle rocce

In molti la ricordiamo come meta delle gite scolastiche delle scuole elementari e medie: si tratta, infatti, di un territorio relativamente vicino al Varesotto e che trasuda storia. Di più: oltre ad avere un ambiente naturalistico con pochi eguali, in autunno regala i suoi colori migliori. Si tratta della Valcamonica, una delle più grandi vallate delle Alpi centrali, situata fra le province di Bergamo e Brescia.
Attraversata dal fiume Oglio, la valle ospita una delle più grandi collezioni al mondo di arte rupestre preistorica (si stimano poco meno di 300.000 incisioni su circa 2.000 rocce) che le ha valso, nel 1979, l’inserimento nella lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco. Le figure si presentano a volte semplicemente sovrapposte senza ordine apparente, ma spesso invece appaiono in relazione logica tra loro, a illustrazione di un rito religioso o di una scena di caccia o di lotta. Tale impostazione spiega lo schematismo delle immagini, ognuna delle quali è un ideogramma che rappresenta non tanto l’oggetto reale, ma la sua «idea».
La loro funzione è riconducibile a riti celebrativi, commemorativi, iniziatici o propiziatori, dapprima in ambito religioso, in seguito anche laico, che si tenevano in occasioni particolari, singole o ricorrenti.
Nonostante la Valcamonica si estenda per circa 90 chilometri, da Lovere a Ponte di Legno, la maggior parte delle iscrizioni rupestri si concentrano nel mezzo della valle, fra le cime della Concarena e il Pizzo Badile Camuno.
L’itinerario fra le opere d’arte dei primitivi, comincia 20 chilometri a Nord di Lovere, dove si può visitare il primo degli otto parchi tematici dedicati ai petroglifi. Si tratta del parco di Luine, in località Darfo Boario Terme, che raccoglie alcune delle incisioni più antiche e raffiguranti scene di caccia e altri segni più elaborati dove, spesso, si trova il tema del labirinto.
Salendo il corso del fiume, ci si sposta presso il parco di Asinino-Anvòia, in località Ossimo, a visitare i suoi splendidi massi istoriati e le stele risalenti all’Età del rame. Andando sempre a nord, si trova il parco più grande dell’area, che si estende per 290 ettari su tre comuni non lontano da Nadro, vale a dire la Riserva naturale delle incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo.
L’area conserva oltre quattrocento rupi incise in circa seimila anni, dal Neolitico fino al Medioevo. Sono poi assolutamente da visitare le Foppe di Nadro, dove ci si addentra in uno splendido percorso in cui perdersi nella ricostruzione di un villaggio dell’Età del ferro.
Mentre a Capo di Ponte, tocca a una tripletta di aree protette: il parco delle incisioni rupestri di Naquane, con iscrizioni che ospitano animali selvatici, figure umane, scene di culto o raffigurazioni di villaggi, il parco dei Massi erratici di Cemmo e il Parco di Seradina-Bedolina.
Con le Alpi sempre più vicine, si arriva al parco di Sellero, che accoglie incisioni più recenti (II-I secolo a.C.) ed elaborate, fra cui la celebre rosa camuna, diventata simbolo della Regione Lombardia.
L’ultima tappa è al parco di Sonico, dove si può conoscere una raccolta di incisioni rupestri protostoriche, con immagini soprattutto stilizzate circolari, a spirale, a paletta oppure con delle rappresentazioni topografiche. Oltre alle incisioni rupestri, però, La Valcamonica ha molto altro da offrire. Fra una visita e l’altra fra i luoghi della Preistoria, si può infatti organizzare una passeggiata sulle rive del lago d’Iseo, magari fermandosi ad assaggiare in qualche locanda i famosi formaggi e l’olio d’oliva prodotti nella zona grazie al particolare microclima dell’area.
Chi, invece, è interessato alla storia e all’arte moderna, oltre che a quella dei nostri antenati, potrà raggiungere il vicino Lago di Garda, dove si potrà visitare la splendida Casa Museo del Vittoriale degli italiani a Gardone Riviera, dove visse Gabriele D’Annunzio. Chi, infine, ha bisogno di relax potrà, invece, fare un salto alle attrezzatissime terme della zona, mentre escursioni e campi da sci accoglieranno i più sportivi e avventurosi.
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