L’ALLARME
Varese, clochard nella scuola
Uomo visto uscire dalla Righi dopo le 8: aveva dormito lì
Un senzatetto è stato sorpreso ieri, martedì 16 aprile, alle 8.30, mentre si allontanava dalla palestra della scuola media Righi, dove avrebbe trascorso la notte; la stessa cosa era successa lo scorso venerdì mattina.
La preside Luisa Oprandi ha subito segnalato il fatto alla polizia locale e ha chiesto un ”intervento programmato”, ovvero un controllo quotidiano prima dell’inizio delle lezioni.
IL CASO
Il clochard che dorme a scuola è uno degli aspetti della situazione di degrado che interessa via Como: presumibilmente il senzatetto è entrato a scuola dal cancello che dà su via Como, quello a fianco della scuola primaria Mazzini. Ma la scuola e le società che utilizzano la palestra dal pomeriggio alla sera - grazie a una concessione del Comune – garantiscono di averlo sempre chiuso. Così come sarebbero state chiuse le porte e le finestre della palestra.
Ma il senzatetto è entrato, è stato visto. Inoltre, a testimonianza della permanenza dell’individuo nella struttura durante la notte, sono rimaste alcune bottiglie e una macchia di urina sul muro. Il clochard avrebbe inoltre utilizzato anche il bagno. Un problema prima di tutto di sicurezza, e poi anche di igiene, tanto che ieri mattina – così come venerdì - la palestra non è stata utilizzabile nelle prime ore perché necessitava di un intervento di pulizia. La presenza dell’individuo nella scuola ha preoccupato molto la dirigente Oprandi, che già venerdì, quando il fatto si era verificato la prima volta, aveva subito avvertito la polizia locale e gli assessori competenti del comune.
«DA DOVE ENTRA?»
«Visto che gli accessi alla palestra vengono sempre chiusi sia dalla scuola che dalle società sportive, è necessario capire come sia possibile entrare nella struttura - precisa Oprandi - Chiedo che si facciano degli accertamenti in merito».
La dirigetne da sei anni chiede anche la possibilità di installare delle fioriere sulla balconata della scuola Mazzini per disincentivare il bivacco, cosa che non viene concessa perché pare mancare l’autorizzazione delle Belle Arti. In via Como, infatti, si è creato un luogo di evidente degrado e anarchia nell’utilizzo degli spazi, con individui che trascorrono il pomeriggio e la sera bevendo, fumando e lasciando in giro ogni sorta di immondizia (non mancano cartoni di vino e sacchi di indumenti). Per pulire l’ingresso della scuola da bottiglie e resti di cibo, come disposto dall’assessore Nicoletta San Martino a fronte dell’evidente problema di sporcizia, la ditta Sangalli esce ogni giorno.
«Il problema esiste, soprattutto perché in prossimità di una scuola primaria e di alunni e insegnanti che meritano attenzione, come in tutte le scuole cittadine» conclude la preside.
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