IL PROGETTO
Varese, nuovo centro islamico: i lavori sono cominciati
Nella struttura di via Pisacane nascerà la sede dell'Associazione Italo-Kuwaitiana

L’Associazione Italo-Kuwaitiana per le Opere umanitarie avrà il suo nuovo centro a Varese, in via Pisacane. L’immobile, che un tempo ospitava il laboratorio Malerba, sarà trasformato per accogliere gli spazi direzionali dell’associazione che, a livello nazionale, collabora con le comunità islamiche locali.
L’edificio di via Pisacane, infatti, ha una lunga e significativa storia legata alla comunità musulmana di Varese. Era il 2014 quando il centro culturale venne inaugurato per la prima volta. L’edificio era stato acquistato dal Kuwait e donato ai fedeli musulmani varesini, che in quel periodo cercavano uno spazio più ampio rispetto alla storica sede di via Giusti.
Apertura di breve durata
L’intento era quello di poter svolgere attività sociali, culturali e didattiche a beneficio della comunità locale. Tuttavia, quella prima apertura fu di breve durata, poiché la polizia locale intervenne rapidamente, chiudendo il centro per la mancanza delle necessarie autorizzazioni.
Il cambiamento di destinazione d’uso dell’immobile, che avrebbe permesso l’utilizzo dell’edificio per scopi sociali, culturali e religiosi, non fu possibile immediatamente. È stato necessario attendere fino all’ottobre dell’anno scorso, quando finalmente è stata avviata la procedura di modifica della destinazione d’uso. Con l’avvio di questa nuova fase, l’Associazione Italo-Kuwaitiana per le Opere umanitarie ha ripreso in mano le redini del progetto, decidendo di presentare la Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) per la conversione dell’edificio da laboratorio a spazio direzionale, al fine di rendere l’immobile la sede dell’associazione. Il cantiere è attivo da alcuni mesi e sono stati già compiuti diversi interventi significativi. L’immobile è stato completamente svuotato, gli infissi sono stati sostituiti con nuovi, e sul tetto è stata installata una lunga fila di pannelli fotovoltaici, segnando l’inizio di un intervento di riqualificazione energetica importante.
L’Associazione Italo-Kuwaitiana per le Opere Umanitarie è da tempo un punto di riferimento nel panorama delle organizzazioni no-profit che promuovono la cooperazione tra Italia e Kuwait, sia in ambito umanitario che culturale. Con sede principale a Firenze e filiali in altre città italiane e in Kuwait, l’associazione è attivamente coinvolta in numerose iniziative internazionali. Uno degli esempi più significativi del suo impegno è stato durante l’emergenza legata alla pandemia di Covid-19, quando l’associazione ha mostrato grande vicinanza e solidarietà al popolo italiano.
Le donazioni durante il Covid
In particolare, ha effettuato importanti donazioni di materiale sanitario, tra cui 5 mila mascherine chirurgiche destinate al Comune di Imola, in collaborazione con la Casa della Cultura Islamica locale. Un’altra donazione analoga è stata fatta al Comune di Rimini, con mascherine distribuite alle residenze per anziani non autosufficienti, al fine di proteggere una delle categorie più vulnerabili della popolazione. Ora, con l’apertura di questo nuovo centro a Varese, l’associazione avrà la possibilità di ampliare ulteriormente le sue attività e di diventare un punto di riferimento per la comunità islamica locale, che fino ad oggi ha dovuto accontentarsi degli spazi limitati di via Giusti per le proprie attività religiose, sociali e culturali. Il nuovo spazio offrirà infatti un ambiente più ampio e confortevole, in grado di ospitare eventi, attività didattiche e incontri culturali. Inoltre, il centro avrà un’importante funzione di aggregazione per i membri delle diverse comunità presenti nella città.
© Riproduzione Riservata