L’INCONTRO
Salvatore Borsellino agli studenti: «Ecco cos’è la legalità»
Il fratello del magistrato assassinato dalla mafia questa mattina al liceo Scientifico Ferraris di Varese

«Sono qui per parlarvi di legalità. Ma di legalità non vi parlo, perché prima vorrei che si definisse il termine legalità». Così Salvatore Borsellino, fratello del magistrato Paolo ucciso il 19 luglio in via D’Amelio del 1992, agli studenti del liceo scientifico Ferraris, durante l‘incontro di oggi a Varese. «Molto spesso - spiega - questa parola è stata usata come uno schermo per nascondere cose che con legalità hanno purtroppo poco a che fare. Se per legalità si intende rispettare le leggi, allora sarebbe stata legalità durante il regime fascista rispettare le leggi razziali. La legalità non significa rispettare la legge, legalità significa rispettare i principi della Costituzione scritta come reazione al Ventennio fascista». E ancora: «Oggi stanno cercando di riscrivere la storia, banalizzando la strage di via D’Amelio come “isolata”, dovuta a un semplice dossier di mafia sugli appalti, quando invece può essere legata allo stesso disegno di Capaci».
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