LO SPORTIVO
Vinse per una vita. Ora Ickx trionfa in tribunale
Il pilota belga fu primo in sei 24 Ore Le Mans e in una Parigi-Dakar. Adesso è in causa con Dr, casa che si è appropriata del suo cognome

sono pochi gli sportivi entrati nella storia dello sport senza avere centrato il bersaglio più grande della loro disciplina: tra questi nei primissimi posti c’è un pilota belga, Jaques Bernard - ma universalmente noto come Jacky - Ickx, nato, come il più forte ciclista di tutti i tempi, Eddy Merckx, nel 1945, e, come Merckx, cresciuto a Ixelles, sobborgo di Bruxelles.
Entrambi con poca voglia di studiare e tanta di pedalare, divennero amicissimi e compagni di allenamento in bicicletta. Ma Ickx vide ben presto che il motore di Eddy era di ben altra ciclindrata, per cui decise di salire non più su una bici, ma su un mezzo motorizzato già di suo: l’auto. Ed ebbe ragione: due volte vicecampione del mondo di Formula1 (la seconda, al volante della Ferrari) e vincitore di otto Gran Premi; campione del mondo di Endurance e vincitore per ben sei volte della gara più prestigiosa di quella categoria, la 24 Ore di Le Mans, Ickx divenne un vero e proprio mito di questo sport. A fine carriera si tolse anche lo sfizio di vincere, tanto per gradire, la Can-Am, massima formula statunitense all’epoca, e, nel 1983, la Parigi-Dakar.
Insomma, con qualsiasi tipo di auto e in qualsiasi tipo di gara Ickx è stato un vincente. Terminata la carriera di pilota, fu direttore di corsa in F1 del Gran Premio di Monaco e organizzatore del Rally dei Faraoni, per prestigio il secondo raid al mondo dopo la Dakar. Sposato tre volte, l’ultima delle quali nel 2006 con una cantante burundese, si occupa da allora di fare beneficenza verso le popolazioni africane.
Ma oltre a questo che fine ha fatto Jacky Ickx? Considerato il terzo miglior sportivo belga di tutti i tempi (manco a dirlo al primo posto c’è il suo amico Eddy Merckx), ha fatto incetta di onorificenze e premi, ma c’è anche chi, nel mondo dei motori, si è appropriato del suo nome per darlo a un’auto. Questo ha fatto la Dr Aumomobiles Groupe dell’italiano Massimo Di Risio, che ha battezzato i suoi fuoristrada “Ickx” - tra cui la Ickx K2 “Tutto di serie, scegli solo il colore” da 54.500 euro nel 2022 - senza chiedere nulla al campione. Che in auto è andato in uno studio legale e ha avviato una megacausa risoltasi in primo grado lunedì con la vittoria di Jacky. La Dr dovrà ritirare le auto immesse sul mercato e non potrà usare più il nome del campione belga.
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