ROMA
>ANSA-LA-STORIA/Insaf,a 18 anni il bivio 'studio o cittadinanza'
(di Paola Lo Mele)
(ANSA) - ROMA, 22 MAG - Proseguire gli studi, assecondando le
sue propensioni o iniziare a lavorare per poter ottenere la
cittadinanza? E' la domanda che, all'età di 18 anni, si è dovuta
porre Insaf Dimassi, 28 anni, nata in Tunisia e in Italia da
quando aveva 9 mesi. La giovane donna - dopo una lunga e non
indolore riflessione - ha scelto di andare all'università
rimandando le procedure per poter essere anche ufficialmente
cittadina italiana. Dottoranda in scienze politiche, ha
raccontato la sua storia in occasione di una conferenza alla
Stampa Estera organizzata dai promotori dei referendum sulla
cittadinanza l'8 e il 9 giugno.
Cresciuta nella provincia di Modena in una famiglia emigrata
dalla Tunisia, Insaf oggi vive del suo studio tra Bologna e
Firenze ed è diventata anche un'attivista per i prossimi
referendum, per i quali però non potrà votare perché non ha
ancora la cittadinanza. "Sono arrivata in Italia quando avevo 9
mesi. Dopo tantissimi anni di lavoro, tasse pagate e una vita da
cittadino modello, mio padre" che faceva il muratore, "è
riuscito ad ottenere la cittadinanza, ma io avevo compiuto 18
anni da venti giorni, quindi non me l'ha potuta trasmettere
perché non ero più 'figlia minore e convivente', come prevede la
legge". "E questo - spiega - è il motivo per cui oggi le mie
sorelline più piccole sono cittadine ed io sono l'unica
straniera in famiglia insieme a mia madre".
Un ulteriore ostacolo sul suo cammino di italiana, lo stesso
anno, è stato il divorzio dei suoi genitori: "Noi figlie siamo
rimaste con mia madre, il reddito familiare si è abbassato e
quello è uno dei requisiti più importanti. Quindi, a 18 anni, mi
sono trovata davanti a questa scelta: 'Vado a lavorare per
ottenere la cittadinanza e pieni diritti nel paese che mi ha
cresciuta o investo sulla mia formazione e mi iscrivo
all'università? Io ho fatto la seconda scelta", consapevole però
che "il diritto allo studio non è garantito alla stessa maniera
a tutti, perché ci sono studenti di serie A, che non si trovano
di fronte a questo bivio e cittadini di serie B". "Io per
esempio - sottolinea - sono maggiorenne ormai da 10 anni e non
ho mai potuto esercitare il diritto-dovere di votare".
Dopo la laurea, Insaf oggi ha un dottorato di ricerca in
scienze politiche all'università di Bologna e sta seguendo il
suo sogno di una carriera accademica. Di tanto in tanto, va in
Tunisia in vacanza, dai suoi parenti ormai lontani: "Io
ovviamente parlo arabo e francese, ma con un accento italiano e
mia nonna mi prende sempre in giro dicendomi 'sei proprio un
immigrata, torna al paese tuo, torna in Italia!", racconta
divertita. Poi, però, torna seria e scandisce: "Sono figlia di
due paesi e da nessuno dei due pienamente riconosciuta". (ANSA).
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