ROMA
Associazione Coscioni, '51 richieste fine vita in 11 Regioni'

(ANSA) - ROMA, 01 APR - Sono 51 le richieste di suicidio
assistito giunte alle Asl dal 2020 ad oggi in undici regioni.
Almeno sei dei richiedenti sono ancora in attesa. Cinque Regioni
non hanno invece consentito l'accesso agli atti. Lo rende noto
l'associazione Luca Coscioni che ha presentato 21 richieste di
accesso in tutte le Regioni italiane per ottenere dati sulle
richieste di suicidio assistito giunte alle Asl dal 2020 a oggi,
ovvero da quando la morte volontaria assistita è legale in
Italia a determinate condizioni.
"E' evidente come troppi enti abbiano scelto di non
rispondere o di negare l'accesso ai dati, così come è evidente
che le tempistiche di risposta delle Asl siano incompatibili con
le speranze di vita dei richiedenti", spiegano
dall'associazione. Undici Regioni, Lombardia, Veneto, Liguria,
Emilia-Romagna, Piemonte, Marche, Abruzzo, Bolzano, Sicilia,
Calabria e Campania, hanno risposto alla richiesta, fornendo
dati. Spiccano le 15 richieste in Veneto, 14 in Lombardia, 7
nelle Marche e 6 in Liguria. Alcune Regioni hanno fornito
informazioni precise sugli esiti: ad esempio, in Veneto si
registra un parere positivo, 2 persone morte nell'attesa della
conclusione dell'iter, 8 pareri negativi, 2 rinunce e 2
richieste ancora in corso di valutazione. In altre Regioni, come
l'Abruzzo, sono stati condivisi dati dettagliati caso per caso.
"Nonostante la normativa italiana garantisca l'accesso civico
generalizzato, 5 Regioni hanno formalmente respinto la
richiesta, dichiarando di non detenere le informazioni
richieste. È il caso di Lazio, Friuli Venezia Giulia, Sardegna,
Puglia e Trentino-Alto Adige - spiegano ancora - 5 Regioni,
Valle d'Aosta, Toscana, Umbria, Molise e Basilicata infine non
hanno fornito alcuna risposta, eludendo l'obbligo di trasparenza
amministrativa". (ANSA).
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