IL FUTURO
Beko, il giorno della verità
Oggi a Roma incontro tra azienda, governo e sindacati: ancora molti dubbi
Questa sera, forse, i 4.445 dipendenti di Beko Europe sul territorio italiano, 2200 dei quali al lavoro ogni giorno nei capannoni ex Whirlpool di Cassinetta di Biandronno, sapranno quale sarà il loro destino professionale. L’avverbio dubitativo (forse) è d’obbligo, dal momento che quello che da tutti è atteso come il giorno della verità, non è detto che riveli nel dettaglio il destino dei cinque siti produttivi italiani oggi di proprietà dei turchi di Arcelik. Sta di fatto che il top management di Beko Europe, questa sera è convocato al Ministero dell’industria e del Made in Italy, dove Adolfo Urso presiederà l’incontro in cui la multinazionale è chiamata a spiegare il proprio piano industriale. Sarà una riunione plenaria, a cui parteciperanno, oltre ai referenti nazionali e locali di Cgil, Cisl e Uil, anche sindaci, funzionari regionali e parlamentari. Senza difficoltà si sfiorerà il centinaio di persone.
È anche per questo sovraffollamento di presenze che sono in tanti a credere che ai tavoli romani, questa sera, non saranno forniti i dettagli di eventuali riorganizzazioni aziendali. Dettagli che significano esuberi e possibili chiusure. Probabilmente i manager di Beko Europe forniranno i numeri del mercato ( che oggettivamente segna un calo importante), quelli della capacità produttiva potenziale e reale dentro i singoli stabilimenti, le possibili strategie per restare in Italia. Questo dovrebbe essere l’unico punto fermo, tra l’altro anticipato anche su queste stesse colonne qualche settimana fa, quando Beko Europe dichiarava di essere al lavoro per elaborare un piano di lungo periodo per la sua permanenza in Italia. La volontà, insomma, pare ci sia. Certo sulle modalità c’è un punto interrogativo enorme. Si può prevedere, però, che il comportamento da parte turca possa essere differente rispetto a quello adottato in Polonia. Non ci si siede a un tavolo per annunciare la chiusura di fabbriche il giorno seguente. Di solito, ci si siede per arrivare a una soluzione il più possibile condivisa.
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