COPPA ITALIA
Caldaro schianta i Mastini e vola in finale
Non c’è storia nella semifinale dell’Acinque Ice Arena. Finisce 7-1 per i Lucci che giocheranno l’ultimo atto contro Feltre

Bruttissima sconfitta dei Mastini (1-7) nella semifinale di Coppa Italia contro il Caldaro. Sessanta minuti senza storia all’Acinque Ice Arena con i Lucci che segnano sette volte nei primi due periodi e si prendono la finale di domani alle 19.30. Avversario sarà il Feltre, che nel primo match vince una partita al cardiopalma contro l’Aosta per 5 a 4. Gara molto combattuta, a differenza di quella del Varese, con i Picchi bravi a recuperare l’iniziale svantaggio e volare sul 2-4 a dieci dalla fine. Una doppietta di Carmine Buono rimette l’Aosta sul pareggio al 57’45”, ma a 43 secondi dalla fine decide Matteo Dall’Agnol. Alle 19.30 di domenica 9 febbraio la 29esima Coppa Italia sarà assegnata quindi tra Caldaro e Feltre.
LA PARTITA
Per la semifinale di Coppa Italia coach Glavic rivoluziona completamente le linee giallonere, con anche una scelta a sorpresa tra i pali visto che gioca Filippo Matonti, preferito dopo l’ultimo allenamento di venerdì a Ohandzhanian. Cambi o non cambi il primo periodo è semplicemente devastante per i Lucci, che chiudono avanti 3-0 e, cosa ancora più impressionante, non concedono nemmeno un’occasione ai gialloneri. Gialloneri che all’inizio reggono l’impatto con il ritmo degli avversari, ma alla distanza soffrono terribilmente e pagano dazio. Due reti (prima e terza) nascono da dischi rubati dai Lucci e nati dalla loro pressione infuocata con Moritz Selva e Jonas Oberrauch che grazie a un tiro nel traffico e uno dallo slot battono Matonti jr. In mezzo bastano 10” di superiorità numerica al Caldaro per fare il bis con un rebound di De Donà. Mastini non pervenuti, un po’ come nell’ultima sfida diretta tra le due squadre giocata il 18 gennaio scorso.
In apertura di seconda frazione arriva il miglior momento dei Mastini che mettono insieme tre nette occasioni, una delle quali clamorose con Ghiglione murato dallo slot da Rohregger. La speranza di riaprirla dura poco, perché i Lucci in velocità si confermano intenibili e con un gol contestato (decisione presa dagli arbitri dopo lungo conciliabolo con disco forse fermo sulla linea) di Siiki volano sullo 0-4. Il poker ospite fa crollare tutto e i gialloneri tornano ad assommare errori, individuali e di squadra, mentre gli altoatesini continuano con il loro gioco esiziale. Felderer (due volte) e Jonas Oberrauch segnano altre tre volte fino allo 0-7 della seconda pausa che è una sentenza anticipata.
Nel terzo periodo il Caldaro tira i remi in barca e si limita a controllare, creando meno ma facendo muro davanti a Rohregger. I Mastini, palesemente in difficoltà mentale e tecnica, faticano a mettere insieme occasioni riuscendo solamente nel finale a trovare il gol della bandiera con Kuronen, che in power play spara due conclusioni ravvicinate segnando sul rebound. Finisce 7 a 1 un match letteralmente senza storia.
CALDARO-VARESE 7-1 (3-0, 4-0, 0-1)
CALDARO: Rohregger (A. Andergassen); Massar, Mi. Soelva; Reffo, Schoepfer; Clericuzio, Valentini; Oberhuber, Anderlan; Siiki, Wieser, Selva; De Donà, Vinatzer, M. Virtala; Ma. Soelva, Cappuccio, J. Oberrauch; Erschbamer, B. Andergassen, Felderer. All. T. Virtala.
VARESE: F. Matonti (Ohandzhanian); M. Matonti, Makinen; Schina, Crivellari; Bertin, E. Mazzacane; Raskin; Ghiglione, Kuronen, M. Borghi; Raimondi, Vanetti, Perino; Allevato, M. Mazzacane, Tilaro; Fornasetti, P. Borghi, Franchini. All. Glavic.
Arbitri: Bedana-Gruber (Brondi-Carrito)
Marcatori: 9’07” Mo. Selva (Wieser, Schoepfer), 14’53” De Donà (Wieser, M. Virtala) PP1, 15’51” J. Oberrauch (Soelva, Cappuccio); 26’10”Siiki (B. Andergassen), 29’59” Felderer (J. Oberrauch), 34’09” J. Obberauch (Cappuccio) SH1, 37’32” Felderer (Siiki, Wieser); 54’39” Kuronen (Ghiglione, Makinen) PP1.
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